A Djugården, parco nazionale nel cuore di Stoccolma, si trovano alcuni dei più rinomati musei della capitale, mete di grande interesse soprattutto per gli adulti. Ma l'isola ospita anche un museo molto amato dai bambini: Junibacken [2], parco dedicato ai personaggi dei racconti di Astrid Lindgren e di altri autori scandinavi.

Il museo, aperto tutto l'anno, propone tante attività ai piccoli visitatori, offrendo l'occasione di sperimentare un vero e proprio “viaggio” nella letteratura per l'infanzia scandinava, in un percorso che si snoda attraverso giochi, letture, mostre e spettacoli.

Ad accogliere gli ospiti, all'ingresso del parco, la piazza delle fiabe, animata da alcuni dei personaggi più celebri nati dall'estro dei narratori scandinavi. Il percorso prosegue sul trenino delle fiabe, che parte dalla stazione di Vimmerby - paese natale della Lindgren - e prevede un “viaggio magico” nell'opera della scrittrice, alla scoperta di alcuni protagonisti dei suoi racconti: Karlsson sul tetto, Ronja, i fratelli Cuordileone. La corsa sul treno termina con l'arrivo a Villa Villacolle, la casa di Pippi Calzelunghe, uno dei personaggi più conosciuti e amati della Lindgren.

I piccoli ospiti possono visitare la casa, provare i vestiti di Pippi, giocare nella sua cucina: un modo divertente e originale per conoscere la storia di un'eroina sui generis, non convenzionale, “allergica” alle regole. Talmente forte da riuscire a sollevare il suo grande cavallo, ricca, ribelle e generosa, la ragazzina con il viso pieno di lentiggini e le lunghe trecce rosse è sempre pronta a salvare i bambini dai pericoli e difendere i poveri e gli oppressi.

Alla sua prima apparizione, nel 1945, il personaggio creato dalla Lindgren – fra i più emblematici della sua opera - suscitò grande scandalo fra i benpensanti. Diversi anni dopo, molte ragazze che alla fine degli anni Sessanta parteciparono ai movimenti studenteschi dichiararono di essersi ispirate proprio a Pippi. Come la piccola protagonista dei suoi racconti, anche la scrittrice svedese – scomparsa nel 2002 – era combattiva e intraprendente: si batté per cause ambientaliste, per i diritti degli animali e per un sistema educativo più centrato sul bambino.

In una società tecnologica e omologata come la nostra, dove la fantasia fatica a farsi spazio, il  personaggio di Pippi – con i suoi valori, le sue stranezze e la sua umanità - invita a riflettere. L'attualità della produzione della prolifica e poliedrica scrittrice è ben descritta da Franco Cambi, uno dei più autorevoli studiosi di filosofia e storia dell'educazione, in un recente articolo. «Si rilegga con attenzione lo stesso Pippi Calzelunghe per verificare la varietà dello stile impiegato dalla Lindgren, fino al sottile, allusivo, ipercomplesso finale dell'opera, con la sua atmosfera di sospensione, di dubbio, di metasignificato. Già questa complessità ci indica nella Lindgren un'autrice ormai da annoverare tra i classici, i quali sono sempre – anche quelli consegnati a una sola opera-capolavoro (come Collodi) – contrassegnati da ideazione e da scrittura complessa, spesso ipercomplessa. La Lindgren sta, per questo, tra i classici e ci sta come un classico-attuale, capace di parlarci di aspetti del “mondo” contemporaneo, sia esso connesso al modello di infanzia, sia invece riletto nel suo habitat sociale (sempre oppressivo, convenzionale, alla fine ipocrita e “nemico” e pertanto delegittimato), come pure rivolto al riscatto della donna e alla rilettura del femminile fuori di ogni pregiudizio borghese».

La scrittrice svedese partecipò attivamente alla realizzazione di Junibacken. Dall'inaugurazione, avvenuta nel 1996, il parco accoglie più di trecentomila visitatori all'anno. Al suo interno si trovano anche uno dei più grandi teatri per bambini della Svezia e una libreria dedicata ai piccoli ospiti. (bg)