La composizione delle classi frequentate dalle bambine e dai bambini, dalle ragazze e dai ragazzi è lo specchio della società in cui viviamo. La diversità è una realtà tangibile ma sarebbe necessario far sì che diventi un’occasione di inclusione e valorizzazione.
È sempre più frequente accogliere nel contesto scolastico minorenni che provengono da Paesi diversi o che hanno vissuto esperienze traumatiche costringendoli a lasciare il proprio Paese di origine.
Contestualmente le famiglie assumono forme nuove, con caratteristiche e peculiarità cui occorre prestare specifica attenzione. Le relazioni interpersonali e sociali si compongono, si spezzano e si ricompongono rapidamente con altre modalità rispetto al passato. Nelle famiglie di oggi troviamo sempre più spesso un solo genitore (famiglie mono-genitoriali), genitori separati o divorziati, nuove unioni di coppia (famiglie ricomposte, famiglie omogenitoriali), famiglie affidatarie o famiglie adottive.
La possibilità di integrare queste esperienze nel processo di crescita coinvolge tutti, adulti e ragazzi, e la scuola dovrebbe diventare uno dei luoghi d’elezione di questo vitale processo.
Il convegno, organizzato dal Dipartimento di psicologia dell'Università degli studi di Milano-Bicocca e dal Centro italiano aiuti all'infanzia, si propone come un momento di riflessione e confronto tra gli interlocutori che a diverso titolo sono coinvolti nell’accompagnare le bambine, i bambini, le ragazze e i ragazzi nel processo di valorizzazione delle differenze, all’insegna del riconoscimento dell’unicità di cui ciascuno è portatore.
Il programma è disponibile sul sito dell'Università di Milano-Bicocca, nella pagina dedicata [2].