Si chiama Clio, Cantiere linguistico per l'integrazione e l'orientamento il progetto promosso da Save the children per aiutare i minori stranieri non accompagnati a imparare la lingua italiana attraverso metodologie didattiche innovative volte a favorire l'inserimento sociale e l'esercizio effettivo di diritti e doveri.
L'iniziativa, partita lo scorso ottobre, coinvolge complessivamente circa 500 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni presenti sul territorio di Roma e provincia, che partecipano alle varie attività formative previste da Clio: lezioni in aula, formazione a distanza e formazione attraverso la radio (progetto UndeRadio di Save the children). I ragazzi che frequentano le lezioni in aula e a distanza e partecipano alle attività di UndeRadio sono 240, mentre altri giovani (circa 300) sono impegnati nelle attività formative a distanza e, in parte, anche nelle attività via radio.
L'obiettivo di Clio è promuovere la partecipazione attiva dei minori stranieri non accompagnati e la loro integrazione proponendo ai ragazzi metodi nuovi e coinvolgenti per apprendere la lingua italiana e conoscere la nostra cultura. Il progetto, infatti, si fonda «sulla convinzione che la conoscenza della lingua sia, per il minore straniero, uno strumento indispensabile per potersi rendere partecipe attivo del proprio percorso di inserimento e per potersi orientare autonomamente nella rete di servizi che il territorio offre e nei rapporti con le istituzioni, così come nell'effettiva esigibilità di diritti e nell'esercizio di doveri».
La formazione in aula si svolge nei locali della cooperativa Civico Zero e «si basa su metodologie umanistico-affettive proposte in sede di politiche linguistiche europee per la promozione del plurilinguismo la cui didattica è centrata sull'apprendente e basata sul cooperative learning e l'apprendimento tra pari»; la formazione e-learning «sperimenta una metodologia innovativa che, tenuto conto della particolare tipologia di apprendenti, non utilizza piattaforme e-learning tradizionali ma si poggia su social network più congeniali e attraenti per i ragazzi»; la formazione attraverso la radio, infine, «integra le attività portate avanti in aula e via web contribuendo con il proprio specifico apporto». UndeRadio ha previsto la creazione di una web radio che dà voce ai giovani italiani e ai ragazzi di origine straniera con l'obiettivo di farli dialogare, mediante l'uso delle nuove tecnologie, sui temi della partecipazione e della tolleranza. Al progetto partecipano circa 650 studenti di 12 scuole di 4 municipi di Roma.
Clio, finanziato dal Ministero dell'interno con il Fondo europeo per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi e sostenuto dal Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, si inserisce nell'ambito delle attività svolte da Save the children in collaborazione con Civico Zero e una rete territoriale composta dalla Provincia di Roma e l'Unità Organizzativa Minori del Dipartimento promozione dei servizi sociali e della salute di Roma Capitale. Al progetto, che si concluderà il prossimo 30 giugno, collaborano anche l'Università La Sapienza di Roma, l'Università di Parma e l'Università per Stranieri di Siena. (bg)