Il maltrattamento sui bambini è un fenomeno con diverse sfaccettature, in gran parte sommerso perché spesso si manifesta all'interno dell'ambiente familiare. Per rendere omogeneo su tutto il territorio regionale il percorso di accoglienza e cura dei bambini vittime di violenze, la Giunta della Regione Emilia Romagna ha adottato le Linee di indirizzo regionali per l'accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso.
Come si spiega nel sito della Regione, il documento, in gran parte frutto di esperienze già consolidate, «affronta quello che è a tutti gli effetti un problema di salute pubblica, per l'impatto che i fenomeni di maltrattamento hanno sulle vittime e più in generale a livello sociale».
Le Linee di indirizzo analizzano le principali forme di maltrattamento e abuso, la metodologia di intervento, i modi e i processi per riconoscere e far emergere le situazioni di malessere, l'attivazione dei servizi e il lavoro in rete. Proprio perché perlopiù sommersi, maltrattamenti e abusi sono «da contrastare attraverso la prevenzione, la rilevazione precoce delle situazioni, la protezione e la cura della vittima, il consolidamento di azioni multidisciplinari (sociali, sanitarie, educative, giuridiche) e integrate dei servizi».
Il documento, inoltre, mette in evidenza come la formazione e la consulenza multidisciplinare «costituiscano fattori agevolanti l'integrazione e l'interscambio tra servizi e agenzie, aiutino a sviluppare, sostenere e integrare le risorse disponibili, proteggano i professionisti dal senso di isolamento», e sottolinea l'importanza di disporre di un sistema efficiente di raccolta dei dati e di classificazione a fini statistici ed epidemiologici.
L'ultimo capitolo, infine, sottolinea la necessità di monitorare i risultati che l'applicazione del documento produrrà sui fenomeni di maltrattamento e abuso.
Le Linee di indirizzo, adottate a novembre 2013 e presentate lo scorso febbraio durante un convegno che si è tenuto a Bologna, si rivolgono ai servizi delle aziende sanitarie, ai servizi sociali comunali, alla scuola, ai servizi educativi per l'infanzia, alle associazioni e organizzazioni del terzo settore, alle forze dell'ordine e all'autorità giudiziaria.
In occasione della presentazione sono stati diffusi alcuni dati sui minori vittime di violenze e abusi in carico ai servizi sociali dell'Emilia Romagna, da cui emerge che il fenomeno è in aumento: nel 2008, infatti, i bambini e gli adolescenti assistiti erano 962, nel 2009 1.188, nel 2010 1.490 e nel 2011 circa 1.500. Maltrattamenti e abusi avvengono nell'80,2 per cento dei casi in famiglia e le vittime sono in maggioranza femmine (57,8 per cento). (bg)
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