Minori vittime di tratta, dossier 2016 di Save the children

2016/08/19 Type of resource: Topics: Titles:

La tratta è un fenomeno complesso, che spesso coinvolge minori stranieri non accompagnati. Il Dossier di Save the Children Piccoli schiavi invisibili – I minori vittime di tratta e sfruttamento: chi sono, da dove vengono e chi lucra su di loro rivela che una vittima su cinque, nel mondo, è un bambino o un adolescente.
Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, le vittime di tratta accertate o presunte tali in Europa sono 15.846; di queste il 15% è un minore. In Italia le persone inserite in programmi di protezione sono 1.125 e il 7% di loro ha meno di 18 anni.
Il rapporto traccia il profilo delle vittime e, per la prima volta, approfondisce anche quello degli sfruttatori.
Per quanto riguarda i minori coinvolti, tra i più colpiti ci sono le ragazze nigeriane e rumene, gli adolescenti egiziani e i minori “in transito”.
Le giovani nigeriane sono in gran parte vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. «Il numero delle minori e giovani donne nigeriane arrivate in Italia potenzialmente ad alto rischio di sfruttamento», si legge nella presentazione del rapporto, «è in continuo aumento: nei primi sei mesi del 2016, sono state registrate 3.529 donne di nazionalità nigeriana sbarcate sulle nostre coste, tutte molto giovani, e 814 minori non accompagnati, tra cui si registra una significativa presenza di ragazze adolescenti. Questo dato riflette un trend in aumento che ha visto un incremento del 300% degli arrivi di ragazze nigeriane nel nostro Paese tra il 2014 e il 2015. La maggior parte di loro sono adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni, con un numero crescente di bambine di 13 anni».
La tratta a scopo di sfruttamento sessuale colpisce anche molte ragazze rumene, spesso provenienti da contesti socioculturali poveri e vittime, sin da piccole, di violenze domestiche e alcolismo.
I minori egiziani arrivati in Italia nel corso del 2016 hanno un'età media inferiore (14-16 anni) rispetto ai connazionali arrivati l'anno precedente (15-17 anni). In aumento i giovanissimi, tra i 12 e i 13 anni. A Milano e Torino la maggior parte viene sfruttata in pizzerie, panifici o mercati ortofrutticoli. A Roma molti minori egiziani lavorano all'interno dei mercati generali della frutta e verdura, nelle pizzerie, negli autolavaggi o nelle frutterie; vengono pagati pochissimi euro e a volte non vengono proprio retribuiti. In alcuni casi sono anche vittime di sfruttamento sessuale o coinvolti in attività illegali come lo spaccio di sostanze stupefacenti.  
I minori non accompagnati albanesi, a rischio di sfruttamento in attività illegali, sono al secondo posto per numero di presenze tra le nazionalità più rappresentate in Italia, con 1.453 ragazzi.
Uno dei gruppi più esposti al rischio di abuso e sfruttamento è rappresentato dai minori non accompagnati in transito in Italia per raggiungere altri Paesi del Nord Europa. Si tratta di bambini e adolescenti giovanissimi che sin dall'inizio del loro viaggio subiscono trattamenti disumani e degradanti e vengono scambiati tra gruppi di trafficanti come avviene nel mercato della droga o delle armi.
Il profilo degli sfruttatori è molto vario e va dal singolo fino alle organizzazioni criminali, che gestiscono la tratta di persone come attività propedeutica e funzionale a traffici illeciti più lucrativi, come ad esempio quello di droga.