L’Arte di Trasformare della classe III A del Liceo Statale Gobetti di Genova è un progetto di azioni concrete ideate e realizzate da giovani protagonisti a beneficio di tutta la comunità, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e altre realtà disponibili a mettersi in gioco (Amiu, Polizia municipale - Ufficio Mobilità).
Gli studenti hanno ideato e progettato alcune attività che riguardano il decoro urbano della zona dove si trova la loro scuola, un'area ritenuta dai ragazzi poco accogliente e degradata: pulizia del manto stradale, migliorie nella segnaletica pedonale, riconoscimento dell’Istituto scolastico con un pizzico di creatività e il coinvolgimento di istituzioni pubbliche, private e altri coetanei.
Anche se inizialmente la soluzione “chiavi in mano” ha creato una sensazione di smarrimento, i ragazzi hanno accettato di buon grado questa sfida mostrando determinazione, impegno e una responsabilità assunta con passione che li vede ancora oggi impegnati nella realizzazione delle attività e nelle azioni di sensibilizzazione di soggetti esterni. I giovani sono usciti fuori dall’ombra, da quel mondo adulto che troppo spesso per protezione nei loro confronti non li lascia liberi di provare, mettersi in gioco e a volte sbagliare per poi riprovare ancora.
Per raggiungere l’obiettivo si è creata una squadra, mettendo in campo momenti formativi e strumenti per “dar gambe” alle idee dei ragazzi e sostenerli nelle loro decisioni.
Una sfida che ha messo in gioco non solo i giovani ma anche gli adulti, portandoli a riflettere sul ruolo delle istituzioni e sulle modalità di interazione con i ragazzi.
Il progetto di alternanza scuola-lavoro ha visto gli studenti non solo acquisire nuove competenze ma muoversi in contesti per loro non usuali, rapportarsi con soggetti pubblici e privati, mettersi alla prova come cittadini attivi, riuscire ad attirare l’attenzione su una zona degradata e far nascere nuove idee per il futuro.
Il progetto, come ha evidenziato un docente di Get up, ha permesso ai ragazzi di scoprire, momento per momento, le varie opportunità che si aprivano ogni volta che i giovani tentavano timidamente di intraprendere un'attività: «dai loro temi emergeva una visione piatta, unilaterale, semplicistica dei fenomeni che erano chiamati ad esaminare. Ora hanno una visione più ampia delle cose e sanno mettere in relazione diversi elementi apparentemente distanti tra loro per ricavarne una sintesi».
Get up è stato ed è un modo diverso di fare scuola, un'opportunità intergenerazionale, un modo per promuovere percorsi di cittadinanza attiva, indipendentemente dall’età o dal ruolo sociale, un'opportunità per crescere insieme e usare in modo innovativo risorse pubbliche e un'occasione per ricordarsi che i ragazzi hanno il diritto e la voglia di spiccare… il volo!.