Con una nota inviata ai presidenti delle Camere, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai presidenti dei consigli regionali l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Carla Garlatti ha formulato una serie di proposte rivolte a Stato e Regioni per assicurare ai minorenni il loro diritto all’ascolto e alla partecipazione. La nota è stata trasmessa a seguito della discussione a Montecitorio della proposta di legge “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, che prevede l’istituzione della Giornata nazionale dell’ascolto dei minori.
«È importante che si intenda questa iniziativa – che realizza una proposta dell’Autorità garante formulata nel 2021 – non solo come un evento promozionale e di sensibilizzazione, ma anche come occasione per fare il punto sull’attuazione del diritto alla partecipazione in Italia. Anzi proporrei di chiamarla Giornata dell’ascolto e della partecipazione dei minori», ha sottolineato Garlatti. «La promozione dell’ascolto e della partecipazione rappresenta per me un tema centrale, sin dall’inizio del mio mandato. Le istituzioni non devono più trascurare le opinioni dei ragazzi, devono creare occasioni per includere i minorenni nei processi decisionali che li riguardano e devono render conto di come hanno tenuto in considerazione le loro posizioni».
Nella nota l’Authority chiede a tutte le amministrazioni di fare in modo, attraverso appositi procedimenti, che i minorenni siano coinvolti nell’adozione degli atti - a carattere normativo o programmatorio – su decisioni che li interessano. Il documento contiene inoltre la richiesta - indirizzata al Parlamento, al Governo e alle assemblee legislative regionali - di promuovere e disciplinare la partecipazione degli under 18 all’iter di adozione delle norme che li riguardano, prevedendo meccanismi volti a far sì che le loro opinioni siano tenute in adeguata considerazione. Per questo l’Autorità garante suggerisce di prevedere anche forme di consultazione di organizzazioni rappresentative dei giovani.
Garlatti, infine, sollecita il Governo a mettere a disposizione di bambini e ragazzi una piattaforma online dedicata alle consultazioni pubbliche che le amministrazioni avvieranno nelle questioni di interesse degli under 18, e auspica che la partecipazione attiva dei minorenni sia inserita in ambito scolastico come elemento dell’insegnamento di educazione civica oltre che come metodologia e pratica educativa.
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