Secondo le recenti stime dell’Istat, le famiglie in povertà assoluta erano, nel 2024, oltre 2,2 milioni (l’8,4% delle famiglie residenti) per un totale di 5,7 milioni di persone (il 9,8% dei residenti). Il nuovo report dell’Istituto nazionale di statistica traccia un quadro della povertà in Italia da cui emerge la sostanziale stabilità dell’incidenza della povertà assoluta rispetto al 2023.
I dati rivelano che l’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno (dove coinvolge oltre 886mila famiglie, 10,5%), seguito dal Nord-ovest (595mila famiglie, 8,1%) e dal Nord-est (quasi 395mila famiglie, 7,6%), mentre il Centro conferma i valori più bassi (349mila famiglie, 6,5%).
La povertà assoluta è stabile anche a livello individuale, con l’unica eccezione delle Isole dove si registra un significativo aumento, arrivando al 13,4% dall’11,9% del 2023.
L’incidenza di povertà assoluta si conferma più elevata tra le famiglie ampie: raggiunge il 21,2% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,2% tra quelle con quattro, per scendere all’8,6% tra le famiglie di tre componenti. «Tra le coppie con tre o più figli – si legge nel report -, quasi una su cinque è in povertà assoluta (19,4%) e anche per le famiglie di altra tipologia, dove spesso coabitano più nuclei familiari e/o sono presenti membri aggregati, l’incidenza è superiore alla media (15,7%); in povertà assoluta più di una famiglia su 10 tra quelle monogenitore (11,8%)».
La situazione degli under 18 resta molto critica, con oltre un milione e 283mila bambini e adolescenti in povertà assoluta (il 13,8% dei minorenni residenti). La sostanziale stabilità rispetto al 2023 conferma il valore di incidenza più elevato dal 2014.
«La cittadinanza si lega fortemente alla condizione socio-economica delle famiglie con minori: se si tratta di famiglie composte solamente da italiani l’incidenza si attesta all’8,0% e diventa cinque volte più elevata (40,5%) per quelle composte unicamente da stranieri (si ferma al 33,6% nel caso nella famiglia con minori composte da membri sia italiani sia stranieri)».
Secondo altre stime del documento, le famiglie in condizioni di povertà relativa erano, nel 2024, oltre 2,8 milioni (l’incidenza è pari al 10,9%, stabile rispetto al 2023), per un totale di oltre 8,7 milioni di persone (14,9%, in lieve crescita rispetto al 14,5% dell’anno precedente). «La stabilità dell’incidenza di povertà relativa familiare rispetto al 2023 si conferma in tutte le ripartizioni territoriali, mentre a livello individuale si registrano segnali di peggioramento nelle Isole (24,9% dal 22,5% del 2023)».
Si può leggere il report sul sito dell’Istat.
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