Il fenomeno del cyberbullismo è il tema approfondito nel percorso tematico del Supplemento online alla rivista Rassegna bibliografica 4/2013.
Antonella Brighi, Sandra Maria Elena Nicoletti – docenti presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna – e Annalisa Guarini – docente presso il Dipartimento di Psicologia, Università di Bologna – affrontano la tematica analizzando la letteratura esistente (soprattutto in lingua inglese) a partire dagli anni 2000, quando gli studi sul bullismo cominciarono ad affrontare il tema emergente del cyberbullismo. Da quegli anni si è assistito a una crescita esponenziale degli studi sull’argomento che ha avuto una ricaduta anche sulle politiche europee che a partire dal 2007 cominciarono a interessarsi al fenomeno finanziando specifici programmi di rilevazione e intervento condivisi da diversi Paesi europei.
Il percorso di lettura parte dalla definizione del termine cyberbullismo descritto come «un atto aggressivo, intenzionale, agito da un gruppo o un individuo, usando forme di contatto elettronico, ripetutamente nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi»; segue l’analisi della relazione esistente tra bullismo tradizionale e cyberbullismo e la descrizione delle caratteristiche proprie del cyberbullismo (utilizzo delle nuove tecnologie e modalità di aggressioni). Il paragrafo conclusivo approfondisce i percorsi di prevenzione e intervento in ambito internazionale e nel contesto italiano descritti attraverso gli studi presentati.
Il percorso filmografico, di Marco Dalla Gassa, denuncia come rispetto allo specifico tema del cyberbullismo, il mezzo cinematografico abbia sottovalutato il fenomeno volgendo l’interesse più agli aspetti di dipendenza da internet che a quelli legati alle complesse modalità di aggressioni agite in rete. Si descrivono, quindi, i pochi film prodotti in questi ultimi anni dove il fenomeno del cyberbullismo è centrale sia dal punto di vista tematico che raffigurativo: Chatroom - I segreti della mente, di Hideo Nakata (Regno Unito, 2010); Cyberbully, di Charles Binamè (USA, 2011) e Disconnect, di Henry-Alex Rubin (USA, 2012). (PS)
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