Il Supplemento alla Rassegna bibliografica 4/2014 affronta il tema del rapporto su genere ed educazione. Come recenti indagini sul campo dimostrano, bambine e bambini si autorappresentano su due fronti contrapposti, con caratteristiche complementari. I maschi sono: agili, coraggiosi, ottimisti, spiritosi, ma anche rabbiosi, scalmanati, svogliati… Le femmine, invece sono: affettuose, delicate, ordinate, laboriose, ma anche pettegole, permalose, schizzinose…
Cosa è successo nei primi anni di vita di questi bambini e di queste bambine per far sì che il loro immaginario sia già così nutrito di stereotipi sessisti? Quali sono gli attori che entrano in campo nel pilotare questa caratterizzazione dell'infanzia così rigidamente polarizzata su base sessuale? Cosa può fare la scuola per promuovere un immaginario differente, finalmente libero da stereotipi e pregiudizi? Irene Biemmi, ricercatrice pedagogica e formatrice, ipotizza alcune risposte a queste domande attingendo a un ambito di studi – quello della pedagogia e dell’educazione di genere.
Ripercorrendo alcuni dei testi fondamentali che hanno segnato questo filone di studi e di ricerche, l’autrice individua, in primo luogo, le lacune, i nodi irrisolti e le contraddizioni che segnano storicamente il rapporto tra la scuola italiana e le questioni “di genere”, per poi evidenziare i fondamentali contributi che la scuola può offrire alla diffusione di una cultura delle pari opportunità.
Questo percorso di lettura si configura come un itinerario di formazione per coloro che si occupano di educazione e formazione a vari livelli (educatrici/educatori, insegnanti, coordinatrici/tori di servizi educativi, esperte/i dei processi formativi, pedagogiste/i, ma anche bibliotecarie/i; genitori ecc.) e che sono interessate/i ad approfondire i temi relativi alla formazione dell’identità femminile e maschile.
Il percorso filmografico, a cura di Marco Dalla Gassa, propone una riflessione critica delle differenze di genere nel cinema attraverso la descrizione di sei personaggi che, da una parte incarnano gli stereotipi sessisti (si vedano le protagoniste/i di The breakfast club, Mean girl e Nemiche) e dall’altra, invece, imboccano strade diverse rispetto alle convenzioni dettate dal loro sesso di appartenenza. È il caso di Billy, che diventerà un ballerino (Billy Elliot), Jess una giocatrice di calcio (Sognando Beckham), mentre Patricia piloterà un aereo nella gara di aviazione del 1910 da Londra a Parigi (Quei temerari sulle macchine volanti).
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