Il sonno nel nido d’infanzia

Il percorso che il nido e i servizi a esso complementari hanno compiuto negli ultimi decenni, ha comportato trasformazioni profonde nel modo di intendere e di fare educazione. L’asilo nido, concepito oggi non più come luogo assistenziale di custodia ma come spazio di relazioni, ha giocoforza dovuto rivalutare tutta una serie di aspetti prima ritenuti poco rilevanti, per scoprirne invece la valenza educativa. Tra questi vi sono anche i momenti routinari che oggi vengono da più parti valorizzati nel loro essere occasioni di relazione, di sviluppo dell’autonomia e delle competenze del bambino, luoghi di cura che caratterizzano fortemente la vita del servizio e di chi lo abita.

In questo senso, il testo curato da Enzo Catarsi e arricchito dai contributi di professionisti e ricercatori del settore, offre spunti interessanti su cui riflettere, proponendo suggestioni teorico-pratiche che attingono anche alla viva esperienza delle educatrici e alla percezione che esse stesse hanno di queste attività. Il volume trae spunto, in particolare, da un seminario promosso dal Comune di Cerreto Guidi nel settembre del 2007 e realizzato grazie alla gestione tecnica del Centro studi Bruno Ciari. I nove capitoli che lo compongono ripropongono dunque le riflessioni di psicologi, pedagogisti, pediatri che hanno preso parte alla giornata di studio, arricchite dalla presentazione di esperienze significative realizzate nei nidi della Toscana e dell’Emilia-Romagna, con l’auspicio di stimolare un interesse diffuso intorno al tema in questione.

Nello specifico, la routine che viene presa in considerazione è quella del sonno, nodo comportamentale e relazionale piuttosto complesso, visto il presupposto di fiducia e abbandono che esso richiede, e la gradualità con cui questo tipo di relazione può essere conquistato. Il primo capitolo del volume si sofferma proprio su questi aspetti, sottolineando l’importanza della strutturazione dell’ambiente, nonché la rilevanza dei momenti dell’addormentamento e del risveglio. Si passa quindi a un’analisi del momento del sonno dal punto di vista psicologico, per poi legare il tema del sonno a quello della frenesia della nostra società e alle aspettative genitoriali che spesso rischiano di generare bambini insicuri, incapaci di gestire i propri tempi, i propri spazi, la propria noia, e dunque anche il proprio riposo. Nel sonno è racchiuso metaforicamente il significato della relazione, del separarsi e del ricongiungersi, del desiderio-timore di perdersi e ritrovarsi. Ecco allora che diventa fondamentale il ruolo del nido nel saper essere luogo di accoglienza dei vissuti individuali per aiutarli ad abitare lo spazio comune.

Gli ultimi capitoli vengono dedicati alla descrizione di esperienze realizzate nei Comuni di Rimini, Firenze, Lucca, Viareggio, Crespellano, che, anche attraverso le vive parole delle educatrici, ci rimandano l’immagine di servizi capaci di accogliere, di riflettere, di rielaborare per migliorarsi. In questi racconti trova spazio anche la fatica, la necessità di prendersi cura di sé per potersi curare degli altri, la difficoltà organizzativa che non di rado costringe alla fretta. Tempi e spazi pensati emergono dunque come motori di un contesto all’interno del quale si giocano relazioni e crescite.

Vista l’estrema attualità del tema e lo sfondo teorico-pratico che lo caratterizza, il volume è rivolto ai professionisti e ricercatori che operano nei servizi e ne studiano l’evoluzione, ma anche ai genitori che quotidianamente affrontano le sfide che la genitorialità comporta.

 

Enzo Catarsi (a cura di), Il sonno nel nido d’infanzia, Azzano San Paolo, Junior, 2008.

 

Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza