Se il progresso della ricerca scientifica e dell’esperienza con i bambini all’interno dei servizi per la prima infanzia hanno condotto, negli ultimi trent’anni, ad una immagine di infanzia connotata da potenzialità e competenze, il passaggio da questa prospettiva teorica ad un impegno di tipo operativo e concreto nel processo di rinnovamento delle forme di presa in carico della responsabilità educativa da parte degli adulti resta per certi versi incompiuto. Le questioni su cui è necessaria la riflessione sono quelle che afferiscono a fronti di impegno da parte degli educatori e dei genitori su alcuni livelli cruciali: l’esplicitazione del significato di alcune dichiarazioni relative ai bambini e alle loro potenzialità; l’individuazione di linee di orientamento dell’azione educativa che consentano di concretizzare tali dichiarazioni; l’enucleazione delle condizioni che possano consentire l’evoluzione e la vitalità dei processi messi in campo. Solo considerando tutti e tre questi livelli di impegno si pone la possibilità di costruire le ricadute operative dell’immagine di “bambino competente”, senza banalizzarla attribuendo ad essa un valore esclusivamente retorico.
Con il concorso congiunto di molte determinanti esperienze realizzate nei nidi e di un progresso della ricerca, si sono fortemente modificati i paradigmi interpretativi intorno alle potenzialità dei bambini. Così dai bambini solo meritevoli di attenzione e cure affettuose si è passati a pensare i bambini come individui competenti, attivi, interattivi, originariamente orientati ad un protagonismo di esperienza che richiede di essere inscritto in opportunità organizzate e orientate offerte e sostenute dall’adulto. La nuova immagine che si è via via costruita richiede che siano chiamate in causa alcune necessarie assunzioni di responsabilità da parte dell’adulto.
Prima di tutto una definizione delle forme generali del rapporto fra adulti e bambini coerente con tale immagine. Infatti, l’assunzione di una immagine forte, ricca e potenziale dell’infanzia necessita di una corrispondente trasformazione del ruolo dell’adulto, in una direzione in cui la sua azione sia giocata molto più sull’organizzazione dei contesti strutturanti che sulla proposta di stimoli diretti all’agire dei bambini, molto più sulla capacità di riconoscimento dei diversi stili comportamentali dei bambini, che sull’ansia di condurli verso performances precise e uniformi.
Un altro livello di assunzione di responsabilità da parte degli adulti è quello che riguarda la definizione della funzione del contesto nel processo educativo. In tal senso accanto ad un bambino costruttivo e a un adulto più attento a determinare opportunità che a predefinire traguardi, entra con un ruolo predominante il contesto, che da spazio amorfo e destoricizzato sia definito, curato sia come serbatoio di potenzialità offerte ai cittadini in crescita, sia come luogo storicizzato e costruito dalla memoria degli accadimenti che hanno avuto luogo al suo interno.
Infine, il terzo fronte di impegno è quello che concerne la problematica della valutazione e della memoria, non solo nel senso di porre attenzione ai processi dell’esperienza, ma anche nel senso di renderla presupposto e strumento di storicizzazione del fatto educativo, perché questo possa nutrirsi della riflessione degli educatori e dei genitori e aprirsi alle possibilità della ricerca.
Proponendo tale prospettiva sull’infanzia e sul ruolo degli adulti rispetto ad essa, questo volume racconta un’opera che ha come protagonista una comunità locale, che ha costruito nel tempo, attraverso un sistema di relazioni, opportunità e servizi, un progetto di educazione per i suoi piccoli cittadini. I tratti distintivi della esperienza del comune di San Miniato sono rintracciati nella forte interrelazione tra gli attori che a vario titolo hanno compartecipato alla crescita dei bambini e delle bambine: i nidi d’infanzia, le nuove tipologie di servizi educativi, le famiglie, il Comune.
Aldo Fortunati A, L’educazione dei bambini come progetto della comunità. Bambini, educatori e genitori nei nidi e nei nuovi servizi per l’infanzia e la famiglia. l’esperienza di San Miniato, Bergamo, Edizioni Junior, 2006
Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza