N.B.PRO. Un modello formativo per la progettazione educativa del nido a Bologna

Il volume preso in esame offre il resoconto descrittivo di un'esperienza triennale di formazione che ha visti coinvolti gli operatori dei servizi per la prima infanzia del Comune di Bologna a partire dal settembre del 2004. Si tratta di un'esperienza complessa e diversificata, realizzata attraverso il ricorso a un numero significativo di formatori e seguendo tempi e modalità diverse a seconda dei quartieri cittadini via via coinvolti. L'esito è stato un percorso di difficile descrizione, di cui il volume vuole essere un resoconto capace di non ridurre la complessità del reale. I vari capitoli in cui esso è suddiviso ci restituiscono quindi la ricchezza delle riflessioni e si prestano a una lettura sia globale e complessiva, legata quindi alla completezza del progetto, sia singola e slegata dagli altri in un'ottica di approfondimento dei vari argomenti via via affrontati.

Franca Marchesi, nel suo contributo, affronta i presupposti teorico-metodologici che hanno dato luogo alla predisposizione del percorso formativo oggetto del volume. In particolare ci illustra come l'idea di fondo fosse quella di attivare un'esperienza in grado di rendere più comunicabili, e di conseguenza più facilmente valutabili, i vari percorsi progettuali messi in opera nei vari nidi cittadini, in un'ottica di valutazione della qualità che, oggi più che mai, costituisce un'urgenza inalienabile per qualunque amministrazione che si trovi a gestire servizi.

Nadia Fornasari ci racconta invece la genesi del “kit di bordo” per la progettazione educativa approntato nel corso del triennio del percorso formativo. Nato dall'esigenza di una maggiore omogeneità di stili pedagogici e modelli metodologici di riferimento all'interno dei servizi del Comune di Bologna, si è poi sostanziato in un quaderno ad anelli contenenti schede da compilare a cura delle educatrici dei vari servizi. Si è trattato insomma di uno strumento che, nel corso del tempo riveduto e corretto, ha costituito uno stimolo a scrivere e a lasciare traccia, nonché un ottimo punto di partenza per documentazioni sempre più accurate.

Franca Mazzoli entra poi nel merito del progetto pedagogico, individuandolo come elemento qualificante del lavoro pedagogico, fondato su un bagaglio teorico di buon livello e basato su un'attitudine alla scrittura che sia prima di tutto lasciare una traccia e conferire intenzionalità al lavoro pedagogico-educativo quotidiano. La formazione promossa a Bologna e di cui il volume ci offre un sunto completo ed esaustivo voleva proprio determinare un processo di attivazione delle risorse personali delle educatrici per promuovere un'idea di progetto educativo che non può e non deve essere calato dall'alto ma deve invece essere il frutto della riflessione condivisa dell'intero gruppo di lavoro e, come nel caso di questo ambizioso percorso, dei gruppi di lavoro dislocati sul territorio che devono cercare di unire gli sforzi per tentare di delineare un progetto comune.

Il volume è poi completato nella sua parte finale da alcuni dei progetti pedagogici elaborati nel corso del triennio di formazione dai nidi del Comune di Bologna. Si tratta di un'appendice corredata di fotografie che ben si armonizza al resto del volume e che consente di conferire concretezza ai contenuti teorici espressi nei vari interventi. È inoltre presente un cd-rom che completa l'offerta, rendendo il volume uno strumento utile soprattutto per il personale di coordinamento pedagogico che si trovi a operare nei servizi in un'ottica di affiancamento al lavoro progettuale delle educatrici.

 

Mazzoli F., (a cura di), N.B.PRO. Un modello formativo per la progettazione educativa del nido a Bologna, Azzano San Paolo, Junior, 2009

 

Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza