Il volume, ricco di tematiche inerenti l’infanzia e i suoi primi percorsi di vita sociale, rappresenta un’utile e apprezzabile riflessione concepita da un gruppo di studiosi e studiose che si muovono con molta sicurezza e competenza nei settori da loro esaminati, delineando a tutto tondo i bisogni del bambino/a da zero a tre anni a partire da una “centralità” dell’infanzia che contraddistingue la cultura pedagogica occidentale degli ultimi centocinquant’anni.
Il testo rappresenta un notevole sforzo di sintesi, accompagnato da un forte ancoraggio scientifico, sugli aspetti fondamentali legati all’educazione della prima infanzia, utili alla formazione di educatori ed educatrici.
Il sistema dei servizi educativi per la fascia della popolazione in età prescolare rappresenta una delle cartine di tornasole attraverso le quali misurare il grado di vitalità di un Paese sul piano delle risposte alle necessità basilari espresse dalla comunità al suo interno e, al tempo stesso, costituisce il primo passo del riconoscimento sociale dei bambini e delle bambine come cittadini a pieno titolo. L'implementazione dei servizi pubblici alla prima infanzia è richiesta come sostegno fondamentale alle famiglie, in una stagione di precarizzazione spinta che tende a dissolvere molte delle sicurezze acquisite dalle generazioni precedenti. Ma l'importanza del nido come servizio sociale non lascia nell'ombra la sua prevalente missione, che è educativa: l'asilo nacque ieri principalmente per le famiglie, il nido esiste oggi per i bambini e per le bambine. Il nido è importante per le “infanzie” che vi sono accolte perché è ambiente in grado di sostenerne e favorirne la prima crescita come processo complesso e multidimensionale. Un ambiente sociale protettivo e stimolante sul piano educativo, progettato per la presa in carico e la cura dei bambini e delle bambine, organizzato in funzione dell'alleanza educativa con le loro famiglie: questo è il nido dei bambini e delle bambine. Il volume si rivolge agli educatori e alle educatrici e nasce con l'obiettivo di delineare un percorso tematico che, attraversando alcuni tra i principali luoghi dell'attuale riflessione pedagogica riguardante il nido d'infanzia, offra loro l'occasione per soffermarsi sugli aspetti determinanti di una professionalità educativa in costante rinnovamento.
Si va dal rapporto con gli adulti al ruolo della famiglia, dall’organizzazione delle strutture educative, al gioco, alle tante diversità che connotano l’età infantile (sociali, culturali, etniche, religiose, sessuali, ecc.). È dunque possibile individuare nelle argomentazioni di questo volume un’ampia panoramica sull’infanzia, la quale diventa una delle chiavi di comprensione delle trasformazioni che sta subendo la società italiana ed europea.
La formazione degli educatori/trici per l’infanzia è condizione essenziale per contare oggi su un nido di qualità, capace di assolvere la sua funzione pedagogica di cura e sostegno alla crescita di ogni bambino. Quello dell’educatore/trice è un profilo professionale competente che richiede una preparazione adeguata sia sul piano culturale, sia su quello specialistico. Poter contare su figure con queste caratteristiche diventa decisivo nel momento in cui i servizi educativi per la prima infanzia tendono a diventare sempre più di frequente una risorsa necessaria e irrinunciabile per le famiglie con genitori che lavorano.
La domanda è in crescita costante e le politiche regionali, in Toscana come in altre regioni, sembrano orientarsi con maggior impegno rispetto al decennio precedente all’implementazione di un sistema capace di mantenere gli standard fissati a livello europeo. Tutto questo, però, deve essere portato avanti senza mai dimenticare l’impegno per realizzare servizi di “qualità”, ossia rispondenti non solo alle necessità delle famiglie o di una società in continua trasformazione, ma anche e soprattutto ai bisogni dei bambini.
Macinai E., (a cura di), Nido dei bambini e delle bambine. Formazione e professionalità per l'infanzia, Pisa, ETS, c 2011