Pedagogia e infanzia. Questioni educative nei servizi

Il volume si propone quale obiettivo prioritario quello di fare un punto intorno ad alcune questioni significative per le riflessioni di pedagogia dell’infanzia e per la cultura dei servizi educativi. I temi affrontati appartengono alla tradizione del pensiero educativo riconducibile a tali servizi i quali, da sempre, contribuiscono ad arricchire il discorso sull’infanzia, l’educazione, l’apprendimento e lo sviluppo nei contesti, oltre che a specificare le strategie e le scelte educative che in essi vengono compiute e progettate.

Il testo si compone di due parti nelle quali, in vario modo, si tenta di approfondire alcuni aspetti fondamentali connessi ai servizi educativi per la prima infanzia.

Nei quattro saggi presenti nella prima parte si propone un’attenta riflessione sulle questioni pedagogiche e istituzionali che riguardano i servizi educativi e il dibattito di pedagogia dell’infanzia. In particolare vengono approfondite tematiche quali la relazione genitori/servizi e la partecipazione delle famiglie a questi ultimi, la continuità verticale tra servizi educativi, l’organizzazione dei gruppi di bambini all’interno dei servizi educativi, per poi focalizzare l’attenzione sui nidi aziendali con particolare riferimento a quelli nati presso le università.

La seconda parte del volume è composta da tre saggi di autrici diverse con i quali si tenta di approfondire alcuni aspetti e nuclei tematici già affrontati nella prima parte.

Susanna Mantovani, nel capitolo 5, nell’affrontare una riflessione sulla cosiddetta “età cerniera” ossia quella che va dai 2 ai 3 anni e che prevede l’anticipo alla scuola dell’infanzia, presenta uno strumento osservativo messo a punto nel corso di una sperimentazione condotta dalla Provincia autonoma di Trento proprio sul tema dell’anticipo. La presentazione dello strumento osservativo consente all’autrice di affrontare alcuni nodi importanti riconducibili ai cambiamenti in atto, tenendo presente i punti di vista dei diversi attori coinvolti e cercando di sviluppare una prospettiva più completa e attinente ai contesti in cui i bambini fanno esperienza.

Nel capitolo 6, Chiara Bove affronta il problema della relazione tra servizi e famiglie immigrate, tra educatori e genitori di altre culture. Nel trattare il tema, l’autrice tenta non solo di scandagliare e comprendere le problematicità e specificità insite in tale rapporto, ma di oltrepassarle per poi ricomporle nella questione più ampia e complessa della relazione con le famiglie in genere. L’attenzione rivolta allo studio della relazione con famiglie e genitori provenienti da altri riferimenti culturali, valoriali ed educativi rappresenta un’occasione per ripensare il ruolo stesso dei nidi e delle scuole dell’infanzia quali contesti in cui si costruiscono dinamiche interculturali e si sviluppano modelli di relazione funzionali a tutti i soggetti coinvolti.

Con l’ultimo capitolo, curato da Alessia Agliati e Agnese Infantino, si approfondisce il tema della formazione in servizio di educatori e insegnanti. La formazione in servizio, quale elemento di crescita culturale e personale, costituisce un aspetto imprescindibile soprattutto in un momento come questo in cui si assiste a cambiamenti nel mondo dei servizi educativi che sembrano implicare una ridefinizione del profilo stesso di educatori e insegnanti. Qualsiasi innovazione o cambiamento pedagogico, organizzativo, sociale e istituzionale per essere tale deve prendere forma e sostanziarsi a partire da processi e percorsi di formazione e riflessività.

 

Zaninelli F. L., Pedagogia e infanzia. Questioni educative nei servizi, con contributi di Susanna Mantovani, Chiara Bove, Alessia Agliati e Agnese Infantino, Milano, F. Angeli, c2010.

 

Tutte le proposte di lettura sono pubblicate anche nella rivista  Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza