Maura Gelati, professore ordinario di didattica e pedagogia speciale dell'Università di Milano Bicocca, delinea il profilo professionale dell’insegnante di sostegno partendo da una retrospettiva storica.
Agli inizi dello scorso decennio, grazie alla legge quadro 104/1992, le scuole comuni vengono aperte a tutti i soggetti disabili, indipendentemente dalla gravità dell’handicap. Nello spirito di questa legge il compito dell'insegnante di sostegno, dotato di una propria specializzazione, dovrebbe essere l'integrazione dell'alunno disabile con il gruppo classe. Purtroppo, sottolinea l'autrice, in troppe scuole all'insegnante specializzato non si chiede di mettere in atto attività "integranti", ma di comportarsi come se fosse l'unico responsabile dell'alunno disabile, svolgendo magari la propria attività didattica fuori dall'aula comune.
L'autrice conclude sulla necessità di una formazione continua dell'insegnante di sostegno, che dovrebbe essere capace non solo di favorire una reale integrazione scolastica dei disabili ma anche di stabilire rapporti significativi con gli operatori extrascolastici e i servizi esistenti sul territorio, per rispondere in modo integrato ai bisogni speciali dell'alunno.
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