
In guerra il pericolo arriva da più fronti, cresce anche la violenza di genere e i diritti essenziali vengono calpestati. Il nuovo Dossier Indifesa 2025 della onlus Terre des Hommes, una fotografia delle principali crisi ed emergenze globali che colpiscono le più giovani, lancia l’allarme sulla situazione delle donne e delle ragazze coinvolte dal conflitto a Gaza.
Le stime riportate dalla onlus rivelano che dal 7 ottobre 2023 quasi 7 vittime su 10 sono donne, bambine e ragazze; oltre 38mila quelle che hanno perso la vita. UnWomen calcola che più di 78mila sono rimaste ferite mentre un milione sono vittime di sfollamenti forzati.
«Molte di queste donne – si legge nel sito di Terre des Hommes - cercano rifugio in case abbandonate o cliniche distrutte, o sono costrette a dormire all’aperto, con il rischio di violenze, abusi, malattie e infezioni. I casi di violenza di genere sono in aumento: quasi il 40% degli episodi segnalati ha riguardato minorenni e, in un terzo dei casi, bambine sotto gli 11 anni».
Secondo le Nazioni Unite, donne, bambine e ragazze rappresentano oltre il 67% delle vittime. L’aumento della violenza di genere si aggiunge alla devastazione causata dai bombardamenti, agli sfollamenti forzati e al collasso dei servizi. «Il dramma non si limita alla violenza diretta: secondo recenti rilevazioni, il 71% delle ragazze dichiara di subire crescenti pressioni a sposarsi prima dei 18 anni, come mezzo per aiutare la famiglia a far fronte alle spese». La scarsità d’acqua aggrava ulteriormente la situazione: nove famiglie su dieci affrontano una vera emergenza idrica, con conseguenze importanti sulla salute.
La pubblicazione riporta anche i dati sui reati contro i bambini e gli adolescenti elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione centrale Polizia Criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno.
Secondo quanto evidenziato dai dati, i reati contro i minorenni continuano ad aumentare: nel 2024, infatti, sono stati 7.204, 252 in più rispetto al 2023. «A colpire – si legge nel sito della onlus - è l’aumento dei reati connessi al digitale: pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico. Rispettivamente aumentano su base annua del 63% e del 36% segno che la rete è sempre più un luogo a rischio per i più giovani».
Le bambine e le ragazze si confermano come le più colpite dai reati a danno di minorenni. Nel 2024 rappresentano, infatti, il 63% delle vittime, con un aumento sia in termini assoluti sia in termini relativi (nel 2023 erano il 61% delle vittime, su un totale di 6.952).
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