Il minore autore di reato è il tema del percorso tematico del Supplemento alla Rassegna bibliografica 1/2016. La giurista Paola Pannia, a partire dagli studi che offrono un’analisi sui dati statistici, le caratteristiche anagrafiche e le geografie di questi minori, presenta una fotografia del sistema di giustizia minorile, riflettendo sulle rappresentazioni, i modelli di giustizia penale, le strategie di intervento e gli strumenti di giustizia riparativa.
Il contributo esamina, inoltre, l’evolversi degli orientamenti culturali, giuridici e sociali sulla condizione dei minori autori di reato, concentrandosi principalmente sull’esperienza italiana, ma riporta anche, in un box specifico, un approfondimento di ambito internazionale.
Il percorso filmografico, realizzato da Marco Dalla Gassa, docente di Storia e critica del cinema, riflette sulla rappresentazione cinematografica della criminalità minorile, su come un reato viene messo in scena, quali dinamiche innesca, quali interpretazioni del mondo fa emergere. Moltissime sono le pellicole che trattano il tema della delinquenza giovanile, tanto da rappresentare quasi un genere a sé. A partire da Sciuscià (1946) di Vittorio De Sica, il contributo mette in evidenza come nei film che raccontano storie di minori o giovani che compiono reati, la presenza degli adulti è una componente determinante, in termini di rispecchiamento e specularità, per offrire un quadro preciso delle storie narrate basandosi sulla dialettica degli opposti: la contrapposizione del mondo degli adulti vs quello dei ragazzi. Il percorso filmografico commenta, inoltre, altre diverse pellicole, tra cui La fine del gioco (1970) di Gianni Amelio e il documentario Nisida: grandir en prison (2006) di Lara Rastelli, approfondendo anche il significato degli spazi della rappresentazione: le periferie urbane, il carcere, il dormitorio, la cella.
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Supplemento 1/2016 | 905.15 KB |