Continuità educativa e servizi per l'infanzia è il tema del percorso di lettura della Rassegna bibliografica 4/2012, curato da Enzo Catarsi, docente di didattica generale e direttore del Dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell'Università di Firenze. L'autore affronta l'argomento in una prospettiva storica, a partire dagli anni Sessanta, epoca in cui si comincia a discutere di continuità in occasione del dibattito che poi porterà all'istituzione della scuola media unica. È proprio in quegli anni che vengono avanzate le prime proposte innovative, come quelle di Roberto Mazzetti e Bruno Ciari.
Il primo parla di un nuovo biennio per i bambini dai 5 ai 7 anni, portando all'attenzione del mondo pedagogico il problema dell'anticipo, mentre il secondo, in maniera più generale, parla di una ristrutturazione complessiva della scuola di base che, superando l'attuale divisione tra scuola materna, elementare e media, realizzi una scuola unitaria e organica per i ragazzi fino al quattordicesimo anno di età.
Nel corso degli anni Ottanta in alcuni Comuni si organizzano percorsi di aggiornamento sulla continuità educativa 0-6, rivolti agli educatori e agli insegnanti e orientati alla messa a punto di corrette modalità di passaggio per i bambini dal nido alla scuola dell'infanzia. Da queste esperienze prende avvio la sperimentazione di alcune sezioni di nido in alcune realtà di scuole dell'infanzia, chiamate ora “sezioni di raccordo”, ora “sezioni ponte” e in anni più recenti “sezioni primavera”. In molti casi si tratta di iniziative di alto livello, frutto di percorsi di aggiornamento condotti insieme dai protagonisti dei due servizi con il contributo e la collaborazione delle università. Nel percorso di lettura si citano alcune esperienze più significative, come quella realizzata a Garlasco, in provincia di Pavia, l'esperienza del Centro Zerosei di Empoli e altre iniziative nate in Toscana.
Ma è soltanto agli inizi degli anni Novanta che il tema della continuità acquista una rilevanza culturale più forte, grazie al contributo degli Orientamenti per la scuola dell'infanzia del 1991 e della riforma della scuola elementare del 1990. Il documento del 1991 offre anche indicazioni operative molto importanti.
Il percorso di lettura si chiude con una ricca bibliografia e uno spoglio accurato degli articoli sul tema della continuità pubblicati nelle riviste Infanzia e Bambini dagli anni Ottanta ad oggi.
Completano il volume le segnalazioni bibliografiche e altre proposte di lettura, un focus internazionale e un percorso filmografico a cura di Fabrizio Colamartino, critico cinematografico e consulente del Centro nazionale, incentrato sull'analisi di una serie di documentari che negli ultimi anni hanno puntato l'obiettivo su alcuni degli ambiti d'azione più interessanti della didattica nelle scuole dell'infanzia.