Diminuisce, soprattutto in Occidente, il consumo di droghe tradizionali come l'eroina e la cocaina, e aumenta, invece, l'abuso di nuove sostanze psicoattive. È quanto emerge dal World drug report 2013, presentato ieri a Vienna dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc). I dati contenuti nel rapporto riguardano anche molti adolescenti e giovani: la fascia di età presa in considerazione dall'Unodc è infatti quella compresa tra i 15 e i 64 anni.
Il rapporto evidenzia che il numero di nuove sostanze segnalate dagli Stati membri all'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine è passato da 166 alla fine del 2009 a 251 entro la metà del 2012: un aumento di oltre il 50 per cento. Per la prima volta il numero di nuove sostanze psicoattive supera il numero totale di sostanze sotto il controllo internazionale (234). «Si tratta di un problema allarmante, ma queste droghe sono legali. Vendute anche via internet, le nuove sostanze psicoattive possono essere molto più pericolose delle droghe tradizionali. I loro nomi, come “spice” o “sali da bagno”, possono indurre i giovani a credere che abbiano un rischio basso», si legge nel comunicato stampa diffuso dall'Unodc per presentare il rapporto.
I dati del World drug report rivelano che in Europa l'uso dell'eroina sembra essere in declino. Il consumo di cocaina continua a diminuire negli Stati uniti, mentre in Asia, Oceania, America centrale e meridionale e Caraibi sono stati registrati aumenti significativi di sequestri. L'uso degli oppiacei rimane stabile (riguarda circa 16 milioni di persone, pari allo 0,4 per cento della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni), nonostante si registri un'elevata prevalenza del consumo di queste sostanze nel Sud-Ovest asiatico e nell'Asia Centrale, in Europa sud-orientale e orientale e nel Nord America.
L'uso delle amfetamine, escludendo l'ecstasy, rimane molto diffuso in generale e sembra essere in aumento nella maggior parte delle regioni. Si stima che nel 2011 33,8 milioni di persone, pari allo 0,7 per cento della popolazione mondiale di età compresa tra i 15 e i 64 anni, abbiano usato amfetamine nell'anno precedente. Nello stesso anno hanno fatto uso di ecstasy 19 milioni di persone, pari allo 0,4 per cento della popolazione. Un consumo inferiore rispetto al 2009.
La sostanza illecita più utilizzata a livello globale resta la cannabis. Anche se il suo uso è diminuito tra i giovani in Europa negli ultimi dieci anni, c'è stato un minore aumento della prevalenza di consumatori di cannabis (180 milioni di persone, pari al 3,9 per cento della popolazione nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni) rispetto alle stime precedenti nel 2009.
Sia Yury Fedotov, direttore esecutivo dell'Unodc, sia la delegazione italiana composta dal Presidente del Senato Pietro Grasso e dai rappresentanti del Dipartimento per le politiche antidroga, riuniti ieri a Vienna presso la sede delle Nazioni Unite, hanno ribadito l'importanza di sviluppare sempre di più le collaborazioni internazionali e le politiche di prevenzione a carattere intersettoriale per rendere veramente efficace la lotta alla droga.
Il Dipartimento ha attivato nel nostro Paese il Sistema nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe - National early warning system, finalizzato a individuare precocemente le nuove sostanze psicoattive in entrata sul territorio nazionale (soprattutto tramite Internet) e i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, legati alla comparsa di queste nuove droghe e di nuove modalità di consumo sul territorio.
In occasione della Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga, che si è celebrata ieri in tutto il mondo, molte città italiane – fra cui Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Cagliari e Ancona – hanno aderito alla campagna Liberi da tutte le droghe, liberi da tutte le mafie. Chi compra droga finanzia le mafie, le loro violenze e il terrorismo, lanciata dal Dipartimento. Lo slogan della campagna è apparso sui principali monumenti delle città che hanno aderito all'iniziativa. (bg)