Nel 2020, in Italia, si registra un aumento del 13% dei minorenni vittime del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. Ben 1.260 bambine e 1.117 bambini hanno subito violenze in famiglia che hanno richiesto l’intervento delle Forze dell’ordine. È quanto emerge dai dati del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale riportati nel decimo Dossier Indifesa della onlus Terre des Hommes, una fotografia della condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo che si sofferma su molti temi, come le mutilazioni genitali femminili, l’accesso all’istruzione, i matrimoni precoci, la tratta, la violenza contro le giovani donne.
Anche se rispetto all’anno precedente nel 2020 il numero di under 18 vittime di reato è leggermente calato, passando da 5.939 a 5.789 (-3%), alcuni reati hanno avuto un incremento notevole, complice il lockdown. «In un anno in cui i reati telematici sono cresciuti del 13,9% – si legge nel sito di Terre des Hommes -, non stupisce che anche un reato come la detenzione di materiale pornografico realizzato utilizzando minorenni sia in forte aumento, con un balzo del 14% delle vittime minorenni, e addirittura del 525% su 10 anni (2010-2020)».
La pandemia, d’altro canto, ha reso più complicata l’intercettazione di altre forme di reato: calano i casi di abuso di mezzi di correzione o disciplina (-36%), quelli di prostituzione minorile (-34%), gli atti sessuali con minorenni di anni 14 (-21%), i casi di corruzione di minorenne (-16%,) e quelli di violenza sessuale (-13%).
Le bambine e le ragazze rappresentano la maggioranza delle vittime, con una percentuale che arriva al 65% dei casi. Un dato tra i più alti mai registrati nella serie storica raccolta in questi dieci anni da Terre des Hommes, con punte dell’89% per i casi di violenza sessuale aggravata e dell’88% per quelli di violenza sessuale, subita l’anno scorso da 488 bambine e ragazze nel nostro Paese.
La Lombardia si conferma come la prima regione d’Italia per numero di minorenni vittime di reato (963 nel 2020), seguita da Emilia Romagna con 705 vittime, Sicilia (672), Lazio (464), Veneto (443), Toscana (392), Piemonte (364) e Campania (360). In tutte la componente di genere femminile è prevalente. Sempre la Lombardia ha il triste primato di minorenni vittime dei reati di maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali, rispettivamente con 367 e 108 vittime. Ad aver registrato il maggior numero di omicidi volontari sono invece Campania e Piemonte, ciascuna con 3 vittime.
Il dossier contiene anche 15 raccomandazioni rivolte alle istituzioni italiane. «Un’occasione per ribadire l’urgenza di rimettere al centro delle agende politiche i diritti delle bambine e delle ragazze e la partecipazione delle giovani generazioni, per costruire una società più inclusiva e paritaria e per chiedere al Governo e agli enti locali di Rendere effettivi gli impegni presi con la Strategia Europea e la Strategia Nazionale per la parità di genere e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, monitorando costantemente il raggiungimento degli obiettivi specifici fissati e intervenendo con gli opportuni correttivi in caso di scostamenti dalle previsioni iniziali».
La pubblicazione – disponibile online sul sito di Terre des Hommes, nel comunicato dedicato - è stata realizzata nell’ambito della campagna Indifesa, iniziativa della onlus che sostiene progetti mirati a prevenire e contrastare violenze e discriminazioni contro le bambine e le ragazze.
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