Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, i dati regione per regione nel rapporto del Gruppo Crc

26/11/2021 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

È online, sul sito del Gruppo Crc, la seconda edizione del rapporto I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione. Il testo - realizzato con il coordinamento di Arianna Saulini, di Save the Children, e il contributo delle cento associazioni del Gruppo Crc – è stato pubblicato in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre scorso e sarà presentato il 2 dicembre nel corso di un evento online promosso in collaborazione con la rivista Vita.

La pubblicazione affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio con l’obiettivo di offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori. In particolare, sollecita le istituzioni pubbliche alla raccolta puntuale, sistematica e disaggregata di informazioni necessarie a programmare interventi efficaci e sostenibili per i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie.

«In Italia – si legge nel sito del Gruppo Crc - permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi, e nell’incidenza della povertà, che vuol dire che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascono e crescono. Si tratta di una discriminazione su base regionale, che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare una programmazione strategica in grado di investire con efficacia le risorse per l’infanzia e l’adolescenza, comprese quelle che arriveranno dal livello europeo, sia dal PNRR che dai fondi della prossima programmazione 2021-2027. I tempi sono ormai maturi anche per colmare la carenza di dati riguardo l’infanzia e adolescenza, che caratterizza alcuni settori in modo particolare, e l’adozione della Garanzia europea per l’infanzia (Child Guarantee), che prevede tra l’altro “di aumentare la disponibilità, la portata e la pertinenza di dati comparabili a livello dell’Unione” relativamente alle persone di minore età, può essere l’occasione per compiere un passo in avanti anche nel nostro Paese».

Il rapporto è articolato in schede regionali, che presentano dati sintetici e comparabili relativi a sette raggruppamenti tematici: dati demografici; risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza; povertà materiale ed educativa; ambiente familiare e misure alternative; educazione, gioco e attività culturali; salute e servizi di base; protezione. «Per ognuno di essi – si spiega nell’introduzione - è stato individuato un set di indicatori finalizzati a ricostruire in maniera sintetica le principali informazioni ad oggi disponibili a livello regionale. Lo sforzo è quello di costruire un set di indicatori che, seppur limitato, anche in considerazione della difficoltà di reperire dati disaggregati per la fascia 0-17 anni a livello regionale, possa rappresentare la condizione dell’infanzia nei diversi territori per le specifiche aree tematiche».

La pubblicazione è disponibile nella pagina dedicata.

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