Nell’anno scolastico 2020/2021 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono più di 300 mila, circa 4 mila in più rispetto all’anno precedente. Secondo i dati del nuovo rapporto Istat L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Anno scolastico 2020/2021, migliora l’organizzazione della didattica, ma persistono alcune criticità per l’inclusione di questi studenti.
Nel rapporto si spiega che la riduzione dei periodi di sospensione e una migliore organizzazione da parte delle scuole hanno determinato un aumento importante dei livelli di partecipazione degli alunni con disabilità alla didattica a distanza, con una quota di esclusi che si attesta al 2,3% rispetto al 23% registrato nell’anno precedente. Quota che sale al 3,3% nelle scuole del Mezzogiorno, con punte del 4% in Calabria e in Campania.
«I motivi principali che hanno limitato la partecipazione degli alunni con disabilità alla didattica a distanza – si legge nel documento - non variano rispetto allo scorso anno, tra i più frequenti sono da segnalare: la gravità della patologia (26%), il disagio socio-economico, la difficoltà organizzativa della famiglia (entrambi al 14%) e la mancanza di strumenti tecnologici adeguati (11%). Per una quota meno consistente di ragazzi il motivo dell’esclusione è dovuto alla difficoltà nell’adattare il Piano Educativo per l’Inclusione (PEI) alla didattica a distanza (6%) e alla mancanza di ausili didattici specifici (2%)».
Il rapporto evidenzia, fra l’altro, che nella quasi totalità dei casi la scuola è riuscita a sopperire alla carenza di dispositivi informatici nelle abitazioni degli studenti, fornendo la strumentazione richiesta al 98% dei richiedenti, quota piuttosto stabile sul territorio.
In crescita il numero di insegnanti per il sostegno, con un rapporto alunno-insegnante migliore delle previsioni di legge: nell’anno scolastico 2020/2021 sono più di 191 mila, in aumento di oltre 8 mila rispetto all’anno scolastico precedente; uno su tre, tuttavia, non ha una formazione specifica e il 20% viene assegnato in ritardo.
Altri dati rivelano che nell’anno scolastico 2020/2021 sono ancora molte le barriere fisiche presenti nelle scuole italiane: soltanto una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. La situazione appare migliore nel Nord del Paese dove si registrano valori superiori alla media nazionale (37,5% di scuole a norma), mentre peggiora, raggiungendo i livelli più bassi, nel Mezzogiorno (28,4%). La regione più virtuosa è la Lombardia, con il 42,5% di scuole accessibili, di contro la Campania si distingue per la più bassa presenza di scuole prive di barriere fisiche (23%).
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