Il Consiglio dei Ministri, ha approvato, su proposta del ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, il disegno di legge che istituisce la figura del Garante nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza.
«È una svolta epocale. Abbiamo colmato un vuoto legislativo recependo le convenzioni internazioni in materia di diritti dei minori». Così la ministra Carfagna, ha presentato la proposta del Governo elaborata in collaborazione con il sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi. Il Ministro ha ricordato che il Garante è già presente in numerosi paesi europei e che finalmente, dopo tante anni in cui si sono susseguite numerose proposte di legge in tal senso, anche l'Italia recepisce le indicazioni delle convenzioni internazioni ed europee in materia di diritti dei minori.
Il Garante dovrà vigilare sulla piena attuazione dei diritti e degli interessi dei minori svolgendo anche una funzione propositiva. Potrà formulare pareri alle Camere su proposte di legge e iniziative parlamentari, segnalare alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni situazioni di disagio e di rischio di violazioni dei diritti dei minori. L'attività di vigilanza potrà essere svolta anche con l'accesso agli istituti di pena per i minorenni e alle strutture pubbliche dove siano presenti minori.
«Apriamo la casa delle istituzioni ai bambini e agli adolescenti» ha aggiunto Mara Carfagna, mettendo in evidenza le forme di coinvolgimento e consultazione diretta dei bambini e delle bambine, compresa la funzione di ascolto che il Garante eserciterà attraverso un numero di pubblica utilità (il 114) al quale potranno rivolgersi sia i bambini che le famiglie per le segnalazioni.
Organo monocratico, nominato d'intesa dai due presidenti della Camera e del Senato, il Garante sarà scelto tra persone di «comprovata professionalità ed esperienza nei campi del disagio minorile e delle problematiche familiari ed educative» e avrà un mandato di quattro anni, rinnovabile per non più di una volta.