A livello globale 2,2 miliardi di bambini (circa il 90% del totale) sono esposti ad alti livelli di inquinamento atmosferico. La nuova pubblicazione dell’Unicef Bambine, bambini, adolescenti e cambiamento climatico: è necessario un intervento urgente mette in luce le gravi conseguenze della crisi climatica sui diritti delle nuove generazioni, sottolineando la necessità di azioni urgenti per invertire questa tendenza.
«I bambini – si legge nel documento - sono fisicamente più vulnerabili e meno capaci di resistere e sopravvivere agli shock. Il fisico dei bambini richiede più cibo e acqua per unità di peso corporeo rispetto a quello degli adulti. I bambini piccoli respirano due volte più velocemente rispetto agli adulti. Di conseguenza, il consumo di aria, acqua o alimenti inquinati o contaminati avrà un impatto proporzionalmente maggiore sulla loro salute e sul loro benessere».
I dati rivelano, fra l’altro, che 953 milioni di bambini sono esposti a stress idrico elevato o estremamente elevato, 820 milioni sono gravemente esposti alle ondate di calore e 815 milioni sono gravemente esposti all’inquinamento da piombo attraverso la contaminazione dell’aria, dell’acqua, del suolo e degli alimenti.
Secondo quanto evidenziato dal documento, circa il 90% del carico globale delle malattie associate ai cambiamenti climatici, al degrado ambientale e all’inquinamento ricade sui bambini sotto i cinque anni. I disastri legati al clima, inoltre, compromettono l’istruzione di quasi 40 milioni di minorenni, un numero in costante aumento.
La pubblicazione è disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.
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