Il consumo di alcolici è sempre più diffuso fra i giovanissimi, con gravi conseguenze sulla salute. Per contrastare questo fenomeno il Comune e l'Asl di Ferrara insieme a Promeco hanno avviato nel 2007 la campagna Zeroalcol menosedici, con l'obiettivo di far rispettare l'articolo 689 del codice penale che prevede il divieto di somministrare alcolici ai minori di sedici anni.
Dai primi risultati della campagna, presentati a febbraio nella città emiliana, è emerso che l'iniziativa ha introdotto segnali positivi di cambiamento in relazione alla vendita e al consumo di alcol fra gli adolescenti, nella direzione di un maggiore rispetto della normativa vigente.
La campagna di sensibilizzazione, nata all'interno del progetto Ferrara città solidale e sicura ed estesa a tutto il territorio provinciale, ha avuto come destinatari non solo i giovani di età compresa fra gli undici e i quindici anni, ma anche le scuole, coinvolte nei progetti di prevenzione, i gestori dei locali che somministrano bevande alcoliche, con l'obiettivo di favorire il loro lavoro nel rispetto delle normative che lo regolano, e i partecipanti ai corsi per alimentaristi organizzati dalle associazioni di categoria.
Il progetto ha creato, così, una rete operativa fra tutti i soggetti coinvolti, con lo scopo di farli interagire per far rispettare un divieto e soprattutto tutelare la salute dei più giovani.
Ma quali azioni ha previsto la campagna? Proprio perché rivolta a soggetti diversi, si è articolata in una serie di azioni differenti: invio di questionari e interviste ai gestori pubblici, distribuzione di vetrofanie e cartelli nei locali, attività di informazione e sensibilizzazione rivolte a famiglie e minori. Una vetrofania con il logo del progetto e un cartello che invita i minori di sedici anni a non ordinare bevande alcoliche perché vietato dalla legge rendono riconoscibili gli esercizi commerciali che hanno aderito all'iniziativa.
Proprio questo cartello ha avuto una notevole efficacia mediatica: dalle risposte date da oltre cento esercenti che hanno compilato il questionario di valutazione è emerso che la metà dei gestori ha notato una riduzione della richiesta di alcol da parte dei minori di sedici anni e un maggior interessamento anche da parte degli adulti.
Base scientifica da cui è partita la campagna, che ha coinvolto anche alcune associazioni di categoria e altre Istituzioni, fra la Polizia di stato, i Carabinieri e la Polizia municipale, una ricerca sul consumo di alcol nel ferrarese svolta da Promeco nell'anno scolastico 2005/2006, attraverso un questionario sottoposto a 950 studenti delle scuole secondarie superiori. I risultati rivelano che il 74 per cento dei ragazzi intervistati ha bevuto birra, mentre il 60,6 per cento superalcolici. Il 32,8 per cento si è ubriacato almeno una volta. (bg)
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