Diminuisce la dispersione scolastica nel nostro Paese. Lo rivela il recente focus del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), che analizza il fenomeno nell’anno scolastico 2016/2017 e nel passaggio all’anno scolastico 2017/2018.
Secondo i dati del Miur, tra il 2016/2017 e il 2017/2018 la percentuale di abbandono nella scuola secondaria di primo grado risulta pari all’1,17%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata dell’1,35%. La percentuale di abbandono nella secondaria di secondo grado risulta pari al 3,82%, mentre tra il 2015/2016 e il 2016/2017 era stata del 4,31%.
Il primo paragrafo della pubblicazione descrive, nel dettaglio, i “tasselli” della dispersione che portano alla quantificazione del dato sull’abbandono complessivo – inteso come somma dell’abbandono che avviene nel corso dell’anno scolastico e di quello che si ha tra un anno scolastico e il successivo – a partire dal primo anno della scuola secondaria inferiore fino ad arrivare al quinto della secondaria superiore.
Il secondo paragrafo delinea l’andamento temporale dell’abbandono complessivo. «Una serie storica di 4 anni – si legge nell’introduzione - mostra come per la scuola secondaria di I grado, nel passaggio tra cicli e nella scuola secondaria di II grado, la dispersione ha avuto un andamento decrescente; tale diminuzione è dovuta, in parte, anche alla crescente completezza e consistenza dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti che consente di monitorare con maggiore precisione il percorso di studio degli alunni».
Nell’ultimo paragrafo i dati sull’abbandono complessivo degli studenti sono correlati con variabili di istruzione e formazione, di benessere economico e di partecipazione al lavoro tratte da dati sul benessere equo e sostenibile (Bes) di fonte Istat.