Quella che ha colpito l'Africa orientale è la più grave siccità degli ultimi sessant'anni. I Paesi coinvolti nella catastrofe umanitaria sono soprattutto Somalia e Etiopia che insieme a Kenya e Gibuti devono fronteggiare una crisi che ha colpito 11,5 milioni di persone con 2,3 milioni di bambini affetti da malnutrizione grave o acuta.
Le cause della siccità dipendono dalle scarse precipitazioni durante le due ultime stagioni delle piogge ma anche, secondo il Centro Scientifico Intergovernativo per il Cambiamento Climatico (IPCC) dai cambiamenti climatici che affliggono in particolar modo quell'area del continente africano.
Un disastro previsto dalle Agenzie internazionali e dalle Ong che operano nel Corno d'Africa che ha permesso alle Nazioni Unite di lanciare un appello internazionale per la raccolta di circa 700 milioni di dollari ma per il momento è arrivato solo al 30% dell'importo, cifra insufficiente per aiutare le popolazioni colpite.
Secondo dati divulgati dall'Ocha (Ufficio Onu di coordinamento per le questioni umanitarie) e ripresi dall'Unicef, tra la popolazione colpita da questa pesante crisi umanitaria, oltre 2,3 milioni sono bambini affetti da malnutrizione grave o acuta dei quali 720 mila si trovano a rischio di morte per fame. Questi bambini hanno nove probabilità in più di morire dei bambini sani. Durante i primi cinque mesi di quest'anno, da Unicef e organizzazioni partner, sono stati curati circa 100 mila bambini compiti da malnutrizione acuta.
Per rispondere a questa emergenza per i prossimi tre mesi per i bisogni immediati di donne e bambini l'Unicef ha lanciato un appello alla solidarietà internazionale per raccogliere 31,9 milioni di dollari da destinare a Somalia, Kenya, Etiopia e Gibuti.
La settimana scorsa, Organizzazione Mondiale della Sanità, Unicef e Ministero della Sanità del Kenya hanno aperto una campagna di vaccinazione contro morbillo e poliomielite per i bambini che si trovano nei campi profughi di Dadaab, nel nord del Kenya. É rivolta a 215 mila bambini sotto i cinque anni e prevede anche la somministrazione di vitamina A e di medicine contro i parassiti intestinali.
Per gestire l'emergenza del Corno d'Africa in Italia si è mossa l'Agenzia italiana per la risposta alle emergenze (AGIRE) con le dieci Ong associate: ActionAid, Amref, Avsi, Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Intersos, Save the Children e Vis che da anni sono impegnate nell'area con oltre 1200 operatori.
Secondo Marco Bertotto, direttore del coordinamento AGIRE «è necessario assicurare la sopravvivenza delle popolazioni colpite almeno fino ai primi mesi del 2012. Per fare la nostra parte sarebbe sufficiente raccogliere un terzo dei fondi donati dagli italiani in occasione del terremoto di Haiti». (sp)
Per le donazioni:
Agire
- Via SMS al 45500 per donazioni da 2 euro da cellulari TIM, Vodafone, CoopVoce, Poste Mobile o chiamando da reti fisse Telecom Italia e TeleTu (fino al 12 agosto).
- Con carta di credito al numero verde 800.132.870 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 19.00).
- Con bonifico su conto corrente di Banca Prossima. IBAN IT 79 J 03359 01600 100000060696 (causale Emergenza Africa Orientale).
- Tramite bollettino postale sul conto corrente n. 85593614 intestato a AGIRE onlus, via Aniene 26/A - 00198 Roma. (causale Emergenza Africa Orientale).
- Assegno bancario non trasferibile intestato a AGIRE onlus, (causale Emergenza Africa Orientale). Inviare in busta chiusa a: AGIRE onlus, via Aniene 26/A - 00198 Roma.
Unicef:
- bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, (causale Emergenza Corno d’Africa)
- carta di credito online sul sito UNICEF oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000
- bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando (causale Emergenza Corno d’Africa)
- donazione presso il Comitato UNICEF più vicino
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