È online, sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, la Carta etica del tutore volontario, redatta dall’Authority, dall’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia e da Save the Children a partire dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla legislazione europea e nazionale a tutela delle persone di minore età e dai principi deontologici internazionali relativi all’esercizio della tutela.
La funzione della Carta è quella di fornire ai tutori volontari di minori stranieri non accompagnati un orientamento per assumere decisioni nell’interesse del bambino o ragazzo in situazioni di incertezza.
«L’insorgere di dubbi da parte di chi esercita la tutela volontaria – si legge nel documento - è comprensibile, mentre le corrette informazioni sulle procedure da seguire, per quanto indispensabili, non sempre risultano da sole sufficienti a scioglierli, soprattutto quando in gioco è la relazione con il/la minorenne e di quest’ultimo/a con il mondo esterno. Al fine di fornire una base di orientamento a chi esercita la tutela volontaria a seguito della nomina da parte dei Tribunali per i Minorenni, la Carta Etica racchiude un insieme di principi guida che possono fungere da utile riferimento relativamente a diversi ambiti: i diritti fondamentali, le migliori prassi e attitudini rispetto al/la minorenne, la prevenzione di illeciti anche di rilievo penale ai suoi danni. A tali indicazioni è stato accostato uno schema che illustra in termini pratici in quale modo il/la tutore/tutrice e il/la minorenne possano attivarsi davanti a un sospetto/rischio di abuso o comportamento comunque inadeguato».
Fra i principi elencati nel documento c’è l’impegno del tutore a promuovere e tutelare i diritti del minorenne, a costruire e mantenere una relazione di fiducia e a rendersi facilmente reperibile, a rispettare la cultura di provenienza dei ragazzi e a non compiere azioni che possano nuocere o mettere a rischio i ragazzi o che possano essere considerate in qualche modo sfruttamento. Il tutore, inoltre, deve trattare le questioni finanziarie con la massima cura e amministrare i beni nell’esclusivo interesse del minorenne, deve garantire la riservatezza del ragazzo e proteggerlo da esposizioni mediatiche pregiudizievoli.
Alla Carta, disponibile online nella notizia dedicata sul sito dell’Authority, sarà allegato l’invito alla sottoscrizione da parte di ciascun tutore nominato, il quale si impegnerà così a rispettarne i 17 principi.