Come ogni anno l'Istat fotografa la situazione italiana nel campo delle nuove tecnologie, purtroppo complice, forse, la crisi economica poco sembra cambiare anche per le giovani generazioni.
L'indagine Cittadini e nuove tecnologie relativa all'anno 2012 infatti ci restituisce un'immagine del nostro paese poco diversa da quella del 2011, tanto che la percentuale di di famiglie che dispone di un accesso a Internet rimane più o meno stabile al 55,5% come quella relativa al possesso di un personal computer ferma al 59,3%.
Anche il divario tecnologico tra Sud e Centro-Nord rimane stabile con il 58,1% delle famiglie del Centro-nord che dispongono di un accesso a Internet mentre al Sud sono soltanto il 49,6%.
Ma il divario tencologico non è soltanto territoriale ma anche sociale con una differenza tra le famiglie in cui il capofamiglia è un operaio e quelle in cui è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista di circa 17 punti percentuali a favore di queste ultime.
Al solito l'Italia risulta 22° nell'Europa a 27 paesi per quanto riguarda l'accesso a internet da casa e scende alla 24° posizione nel caso dell'accesso da banda larga, sono però i più giovani dai 16 ai 24 anni a far risalire al 18° posto il nostro paese con il loro utilizzo quasi quotidiano di internet.
Anche le famigli con almeno un “under 18” sono le più tecnologiche: l’83,9% possiede un personal computer, il 79% ha accesso a Internet e il 70,8% utilizza per questo una connessione a banda larga.
Tra queste famiglie quelle che non accedono alla rete lo fanno al 42,4% a causa dell'alto costo dei servizi.di collegamento o degli strumenti necessari alla connessione.
Chi naviga in rete lo fa prevalentemente per spedire o ricevere email (81,3%), per cercare informazioni su merci e servizi (67,7%) e per postare messaggi su chat, social network, blog, gruppi di discussione e servizi di messaggeria istantanea (51,2%). A seguire il 50,5% lo utilizza per leggere giornali, news, riviste , il 27,2% ascoltare la radio, il 25,7% per guardare programmi televisivi e il 31,3%, guardare in streaming un video.
Mentre gli smartphone per collegarsi alla rete da luoghi diversi da casa o dal lavoro sono utilizzati soprattutto dalle persone tra i 18 e i 34 anni.
Il nostro paese sembra quindi salvarsi nel campo delle nuove tecnologie grazie alle giovani generazioni che utilizzano in maniera naturale le nuove tecnologie, ma è preoccupante l'enorme divario che esiste tra l'80% dei bambini che accedono a internet e quel 20% che non ha possibilità di accedervi ed accumula un ritardo che soltanto l'introduzione dell'educazione ai media nei percorsi scolastici potrebbe diminuire. (francesca conti)
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