È online la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 285/1997 per l'anno 2013, curata da Valerio Belotti e pubblicata nel Quaderno 59 del Centro nazionale.
Questa edizione della relazione, spiega Belotti nel suo contributo introduttivo, introduce, rispetto alle edizioni precedenti, due nuove prospettive di lettura dei servizi e degli interventi che a vario titolo fanno riferimento alla legge 285, in parte già presenti nella relazione precedente: «la prima ha un respiro ampio e intende verificare il “polso” della situazione del welfare per i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie nelle 15 città. La seconda è l'adozione di un'ottica di monitoraggio più ampia di quella strettamente pertinente alla legge, nell'evidenza che il fondo “285” e le attività da questo finanziate siano, nella maggior parte dei contesti urbani, entrate via via a far parte in modo sistematico e non separato delle più ampie politiche locali dei servizi sociali e socioassistenziali (Bianchi, Campioni, 2010; Campioni, Ciampa, Schena, 2012)».
La pubblicazione è suddivisa in sette capitoli.
Il primo presenta un'analisi dei progetti realizzati dalle quindici città con le risorse finanziarie del fondo istituito dalla legge 285, messe a disposizione per il 2013, ed è articolato in tre paragrafi (il primo e il secondo si soffermano, rispettivamente, sulle attività del Tavolo di coordinamento delle città riservatarie e sulla progettazione, mentre il terzo riporta le schede sintetiche delle città riservatarie).
Il secondo capitolo illustra il processo che ha portato alla costruzione del “Nomenclatore infanzia adolescenza”, nuovo strumento per la mappatura dei servizi e interventi destinati a bambini e adolescenti presenti nelle città riservatarie, elaborato sulla base del “Nomenclatore Cisis”. Attraverso questo strumento, si spiega nella premessa, si vogliono fornire indicazioni utili all'identificazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali ancora in attesa di definizione, destinate all'infanzia, all'adolescenza e alle famiglie.
Il terzo riporta gli esiti di una ricerca empirica sullo stato di salute del welfare nelle città riservatarie svolta nel corso del 2014.
Il quarto e il quinto danno conto dei risultati di due progetti sperimentali finanziati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che coinvolgono le città riservatarie: Pippi, Programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione, e il Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti.
Il sesto è dedicato ai bambini e agli adolescenti fuori dalla famiglia di origine e il settimo, infine, presenta un'indagine sul sistema inglese di protezione e cura dell'infanzia e dell'adolescenza.
Da sottolineare le tre importanti novità di questa edizione della relazione: l'approfondimento sul “Nomenclatore infanzia adolescenza”, la ricerca sullo stato di salute del welfare nelle città riservatarie e l'indagine sul sistema inglese di protezione e cura dell'infanzia e dell'adolescenza. (bg)