La pausa estiva è un momento importante nella crescita dei minorenni. Purtroppo non tutti i bambini e i ragazzi hanno la possibilità di frequentare centri estivi che garantiscano occasioni di svago, socializzazione e apprendimento, e molti non riescono nemmeno ad andare in vacanza. Il policy brief di Save the Children e Fondazione Agnelli L’estate è arrivata... e i bambini? si sofferma sul tema, presentando un’analisi della pausa estiva in Italia e in altri Paesi europei e tracciando un quadro delle opportunità educative offerte durante questo periodo dell’anno.

Secondo quanto evidenziato dal documento, nel nostro Paese soltanto il 38,7% dei minorenni di età compresa tra zero e 15 anni ha avuto la possibilità, nel 2022, di svolgere una vacanza fuori dalla propria città di origine per più di quattro notti consecutive durante il trimestre estivo.

«La sezione dedicata alle opportunità educative durante la pausa estiva – si spiega nell’introduzione -intende porre al centro la difficoltà per le famiglie in condizioni socioeconomiche deprivate a trovare sul territorio attività educative stimolanti per i loro figli: i divari territoriali fra l’offerta di centri estivi per numero e per qualità, insieme alla non uniforme presenza a livello territoriale delle scuole aperte con il Piano estate, ci ricordano l’urgenza di intervenire affinché in tutto il Paese ciascun bambino possa accedere ad opportunità estive socioeducative di qualità».

Il policy brief – disponibile sul sito di Save the Children, nella sezione “Pubblicazioni” - contiene anche una breve disamina del fenomeno del cosiddetto summer learning loss, ovvero la perdita di apprendimento dovuta alla prolungata pausa estiva.

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