Il 53% dei bambini e dei giovani dai 10 anni in su di oltre 20 Paesi dell’Unione europea è preoccupato di non trovare un lavoro nel futuro, soprattutto in Italia, Serbia, Spagna, Irlanda e Bulgaria. È quanto emerge dai risultati del sondaggio online The Europe Kids Want (L’Europa che vogliono i bambini), lanciato da Eurochild e Unicef per conoscere le opinioni delle nuove generazioni sul futuro dell’Europa.
Quasi 14.000 bambini e giovani di 23 Paesi dell’Unione europea (under 18 e under 30) hanno partecipato all’indagine nel corso di quattro mesi, fornendo oltre 38.000 risposte su temi come la sicurezza scolastica, il cambiamento climatico, le migrazioni e l’ambiente familiare.
Secondo i dati del sondaggio, il 68% dei bambini e degli adolescenti si sente accogliente e curioso nei confronti delle persone di differenti nazionalità, e il 74% ha detto che la scuola non sta preparando abbastanza bene gli studenti per le fasi future della loro vita. Il 47,2%, inoltre, ritiene che gli adulti non ascoltino mai i bambini quando vengono prese delle decisioni nella città/Paese in cui vivono; il 45,5% pensa che li ascoltino qualche volta e solo il 7,3% pensa che li ascoltino sempre.
Altri risultati rivelano che 6 bambini su 10 ritengono che trattare persone diverse con eguaglianza renderebbe la scuola un posto migliore; secondo 4 su 10 anche porre fine al bullismo la renderebbe un posto più sicuro.
Fra le raccomandazioni per l’Unione Europea, tre sono le più importanti per i più giovani: aiutare a mantenere la pace nel mondo (53,5%), proteggere l’ambiente (45,6%) e assicurare che tutti siano trattati in maniera equa (41,3%).
Il sondaggio, elaborato da un gruppo di esperti di diritti dell’infanzia, è stato testato da un focus group composto da minorenni.