La chiusura delle scuole a causa della pandemia ha avuto conseguenze pesantissime sull’apprendimento dei bambini, ma anche sulla loro salute mentale e altri aspetti della loro vita. Dal recente rapporto The state of the global education crisis – realizzato dall’Unesco, dall’Unicef e dalla Banca Mondiale e diffuso il 24 gennaio scorso in occasione della Giornata internazionale dell’educazione - emerge che più di 635 milioni di studenti rimangono colpiti dalla chiusura totale o parziale delle scuole.
«I bambini – si legge nel sito dell’Unicef - hanno perso le competenze di base di calcolo e di alfabetizzazione. A livello globale, l’interruzione dell'istruzione ha fatto sì che milioni di bambini abbiano perso in modo significativo l’apprendimento accademico che avrebbero acquisito se fossero stati in aula, con i bambini più piccoli ed emarginati che affrontano la perdita maggiore».
I dati del rapporto rivelano, fra l’altro, che nei paesi a basso e medio reddito le perdite di apprendimento dovute alla chiusura delle scuole hanno lasciato fino al 70% degli alunni di 10 anni incapaci di leggere o capire un testo semplice, rispetto al 53% registrato prima della pandemia.
In Etiopia si stima che gli studenti della scuola primaria abbiano imparato dal 30 al 40% della matematica che avrebbero appreso se fosse stato un normale anno scolastico, mentre negli Stati Uniti sono state osservate perdite di apprendimento in molti Stati tra cui Texas, California, Colorado, Tennessee, North Carolina, Ohio, Virginia e Maryland. In Texas, per esempio, due terzi degli alunni del terzo anno della scuola primaria sono risultati al di sotto del loro livello di matematica nel 2021, rispetto alla metà dei coetanei nel 2019.
La chiusura delle scuole ha avuto un impatto considerevole anche su altri aspetti della vita dei più piccoli: «un numero crescente di dati dimostra che il Covid-19 ha causato alti tassi di ansia e depressione tra i bambini e i giovani, e alcuni studi hanno scoperto che le ragazze, gli adolescenti e coloro che vivono in zone rurali hanno maggiori probabilità di sperimentare questi problemi; più di 370 milioni di bambini nel mondo hanno perso i pasti scolastici durante la chiusura delle scuole, perdendo quella che per alcuni bambini è l'unica fonte affidabile di cibo e nutrizione quotidiana».
La pubblicazione è disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.
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