Diminuisce, tra gli adolescenti europei, il consumo di alcolici e tabacco, ma crescono l'uso delle nuove droghe (Nps) e le dipendenze comportamentali. È quanto emerge dall'ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti di 15-16 anni.
L'indagine, realizzata nel 2015, è stata condotta in Italia dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr).
Per quanto riguarda il consumo di tabacco, il 46% degli studenti intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta nella vita, mentre meno di un quarto (21%) ha rivelato di essere “fumatore corrente” (ovvero di aver fumato negli ultimi 30 giorni) e il 12% di fumare quotidianamente (13% tra i maschi e 12% tra le femmine, anche se il divario di genere si è ridotto nel corso degli anni). La percentuale che ha iniziato a fumare quotidianamente prima dei 13 anni è diminuita negli ultimi 20 anni dal 10% al 4%, e quella dei fumatori quotidiani, a prescindere dall'età di inizio, dal 21% al 12%.
L'uso di alcol tra gli adolescenti europei rimane su livelli elevati ma, come per il tabacco, le tendenze dal 1995 mostrano sviluppi positivi. Il consumo una tantum, infatti, è diminuito dall'89% all'81% e l'uso corrente dal 56% al 47%, con una marcata diminuzione dopo un picco registrato nel 2003. Uno studente su tre (35%) ha riferito di aver praticato “binge drinking” (5 o più bevute in una singola occasione) nell'ultimo mese.
Secondo i dati forniti dallo studio, l'uso di droghe illecite è stabile ma rimane ancora a livelli molto elevati. In media, il 18% degli studenti ha riferito di aver utilizzato una sostanza illecita almeno una volta nella vita; le percentuali variano notevolmente tra i Paesi coinvolti nell'indagine (dal 6% al 37%). Tra i 10 Paesi che superano il 25% c'è l'Italia (28%).
La sostanza illecita più diffusa in assoluto è la cannabis, con il 16% degli studenti che riferisce di averla utilizzata almeno una volta nella vita (dal 4% al 37%) e il 7% negli ultimi 30 giorni (dall'1% al 17%).
Il 4% degli studenti ha sperimentato le nuove sostanze psicoattive (dall'1% al 10%) almeno una volta nella vita, mentre il 3% ha riferito di averle consumate di recente, almeno una volta nell'ultimo anno (dall'1% all'8%). In media, le Nps sembrano ormai più diffuse di altre sostanze conosciute, come amfetamine, ecstasy, cocaina o Lsd, che hanno percentuali di consumo più basse.
Anche in Italia la sostanza illecita più diffusa è la cannabis, con una percentuale ben più alta rispetto al resto d'Europa (27% contro il 16%), e in netto aumento rispetto al 2011 (21%).
Lo studio prende in esame anche l'uso di Internet e il gioco d'azzardo. Per quanto riguarda l'uso di Internet, i dati rivelano che, in media, gli studenti europei si sono connessi quasi 6 giorni su 7 a settimana, le ragazze utilizzano regolarmente social media più dei coetanei (83% contro 73%) e il gioco online è più diffuso tra i maschi (39% contro il 7%). Per quanto riguarda il secondo aspetto, i ragazzi hanno riferito di aver giocato d'azzardo più delle coetanee, sia nell'ultimo anno (23% contro il 5%) che frequentemente (12% contro 2%).