Partecipazione, volume Agia

copertina del documento Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi

La partecipazione è un diritto fondamentale di bambini e ragazzi, sancito dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ma le nuove generazioni spesso non vengono ascoltate e le loro opinioni non sono prese in considerazione. A evidenziarlo è il nuovo documento di studio e proposta Ragazze, ragazzi e adulti nei processi partecipativi. Pratiche e strategie - presentato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Carla Garlatti il 30 settembre scorso, a Roma –, da cui emerge, infatti, che solo il 18,3% dei giovani si sente abbastanza o molto coinvolto nelle decisioni prese a livello istituzionale.

Il volume contiene una ricognizione sulle esperienze di partecipazione dei minorenni in Italia e riporta una serie di raccomandazioni rivolte a istituzioni, terzo settore e famiglie.

«L’Autorità garante – spiega Garlatti nell’introduzione - ritiene essenziale l’investimento nella partecipazione dei minorenni e da tempo mette in luce l’esigenza di offrire spazi permanenti e strumenti adeguati, elevando la tematica a una vera e propria emergenza dell’infanzia e dell’adolescenza. Una priorità, quella della promozione dell’ascolto e della partecipazione dei minorenni, che trova le sue fondamenta nei compiti istituzionali fissati dalla propria legge istitutiva e si concretizza nella istituzione di un sistema della partecipazione di cui fanno parte: la Consulta delle ragazze e dei ragazzi, attivata presso la sede dell’Agia sin dal 2018; il Consiglio nazionale delle ragazze e delle ragazze, costituito nello scorso febbraio, con l’obiettivo di garantire una maggiore rappresentatività di tutte le realtà socio economiche del paese, sulla base delle migliori esperienze di partecipazione già attive su tutto il territorio nazionale; infine, il portale dedicato alle consultazioni on-line “IoPartecipo”. Tale impegno non può e non deve riguardare solamente l’Autorità garante, ma deve costituire una responsabilità per tutti».

La pubblicazione è suddivisa in quattro capitoli: il primo si sofferma sul tema Praticare la partecipazione: un percorso condiviso, il secondo offre un quadro giuridico sul diritto all’ascolto e alla partecipazione, il terzo presenta le pratiche di partecipazione a scuola e il quarto, infine, si concentra sulle pratiche di partecipazione nei contesti associativi e di Terzo settore.

Completa il documento una parte che riporta una serie di raccomandazioni indirizzate a istituzioni, terzo settore e famiglie: fra queste, introdurre nell’ordinamento una legge che preveda la consultazione dei minorenni quale passaggio necessario nell’iter che porta all’adozione di atti amministrativi e normativi con riferimento agli ambiti di interesse dell’infanzia e dell’adolescenza (rivolta ai titolari del potere legislativo); valorizzare e garantire ascolto e partecipazione dei figli minorenni in ogni decisione familiare di loro interesse (rivolta alle famiglie); garantire spazi sicuri e adeguati di socializzazione ai minorenni stranieri non accompagnati anche al di fuori delle comunità di accoglienza (rivolta a regioni, province, città metropolitane, comuni e al Terzo settore).

Il volume - realizzato dal gruppo di lavoro costituito nell’ambito della Consulta nazionale delle associazioni e delle organizzazioni (istituita e presieduta dall’Authority), con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto degli Innocenti di Firenze – è disponibile nella sezione “Pubblicazioni” del sito dell’Authority.

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