Nel nostro Paese circa un bambino su venti non può contare su due paia di scarpe l'anno e non riceve un pasto proteico al giorno. Quasi uno su dieci vive in famiglie che non possono permettersi di invitare a casa i suoi amici, festeggiare il suo compleanno, comprargli abiti nuovi, libri non scolastici, mandarlo in gita con la sua classe. Sono alcuni dati del sesto Atlante dell'infanzia (a rischio)di Save the Children Bambini senza. Origini e coordinate delle povertà minorili.
Il volume - disponibile anche online, con una piattaforma multimediale interattiva - è stato presentato il 18 novembre scorso, alla presenza del Presidente del Senato Pietro Grasso e alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, nell'ambito della campagna Illuminiamo il futuro, avviata da Save the Children con l'obiettivo di debellare la povertà educativa in Italia entro il 2030.
Secondo i dati forniti dall'Atlante, un bambino su 6 non ha la possibilità di frequentare corsi extrascolastici (musica, sport, ecc.), quasi uno su 3 di trascorrere almeno una settimana di vacanza lontano da casa. Solo 3 bambini su 10, che frequentano la scuola primaria, hanno il tempo pieno a scuola e nel 40 per cento degli istituti scolastici principali non c'è il servizio mensa.
L'incidenza della povertà assoluta nelle famiglie con almeno un minore è triplicata tra il 2005 e il 2014, passando dal 2,8 per cento all'8,5 per cento, per un totale di oltre un milione di bambini colpiti. Nel Mezzogiorno la povertà assoluta è più estesa e riguarda soprattutto famiglie italiane a differenza della povertà al Nord, in crescita nell'ultimo anno, alla quale contribuisce in gran parte il fenomeno migratorio.
Altri dati rivelano che sono almeno 85 i bambini e adolescenti incolpevoli uccisi dalle mafie dal 1896 ad oggi - come racconta la prima mappa realizzata in base ai dati forniti dall’associazione Libera - e molti di più coloro che hanno assistito all'uccisione di familiari, ritrovatisi orfani o adescati e arruolati giovanissimi nelle file della criminalità organizzata. 546.000 gli under 18 – il 5,4 per cento della popolazione 0-17 anni – nati e cresciuti in uno dei 153 comuni sciolti per mafia negli ultimi 17 anni, soprattutto al Sud ma anche al Centro e Nord Italia.
L'Atlante documenta anche il clima di violenza nel quale crescono troppi bambini, che segna il loro rapporto con la città e il quartiere, la relazione con i coetanei (per i fenomeni di bullismo e di discriminazione), la vita in casa. Secondo le stime, infatti, sono circa 400 mila i minori vittime di violenza assistita dentro le pareti domestiche.
Il volume analizza molti altri aspetti, fra i quali la condizione dei minori stranieri che arrivano in Italia da soli e le performance scolastiche degli studenti italiani. La versione integrale si può scaricare dal sito di Save the children o dal sito dedicato. (bg)