Il 24 febbraio scorso gli adolescenti e i giovani dello Youth Advisory Board hanno incontrato i rappresentanti del Gruppo di lavoro Politiche e interventi sociali a favore dei minorenni in attuazione della Child Guarantee incaricato di redigere il piano nazionale di contrasto alla povertà minorile e all’esclusione sociale in Italia.
Lo Youth Advisory Board è l’organismo di partecipazione delle ragazze e dei ragazzi per l’attuazione in Italia del Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (Child Guarantee), iniziativa della Commissione europea mirata a promuovere pari opportunità e garantire l’accesso a servizi essenziali per i minorenni a rischio di povertà o esclusione sociale, in fase di sperimentazione in sette Paesi tra cui il nostro.
Il gruppo – di cui fanno parte 23 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 21 anni provenienti da tutta Italia - è stato costituito lo scorso dicembre dal Dipartimento per le politiche della famiglia e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con il Comitato italiano per l’Unicef e con il supporto tecnico dell’Istituto degli Innocenti sulla base di quanto previsto da due importanti documenti: la Strategia dell’Ue sui diritti dei minori adottata il 24 marzo scorso dalla Commissione europea, che sottolinea il diritto di tutti gli under 18, compresi quelli più vulnerabili, alla partecipazione attiva ai processi decisionali che li riguardano; la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 14 giugno 2021 sul Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili, che recepisce quanto stabilito dalla Strategia dell’Ue sui diritti dei minori, auspicando la definizione di meccanismi di partecipazione integrati nei sistemi nazionali che possano contribuire alla definizione e al monitoraggio del piano nazionale di azione sulla Child Guarantee previsto dalla Raccomandazione stessa.
Durante l’audizione i ragazzi hanno rivolto alle istituzioni una serie di raccomandazioni, fra le quali: contrastare l’esclusione garantendo pari accesso ai servizi e attraverso campagne di sensibilizzazione capaci di valorizzare le differenze come ricchezze; assicurare un sistema scolastico più attento alla sfera emotiva e psico-sociale degli alunni, con metodi di insegnamento innovativi e capaci di preparare all’inserimento lavorativo; garantire servizi sanitari più accessibili, anche nelle realtà periferiche, e più servizi di ascolto e di supporto psicologico, così come campagne di sensibilizzazione per contrastare lo stigma; promuovere campagne informative sui disturbi del comportamento alimentare e su come prevenirli, campagne di educazione alimentare e di contrasto ai modelli stereotipati; mappare i luoghi pubblici dismessi e abbandonati per rivalorizzarli.
I giovani dello Youth Advisory Board hanno chiesto, infine, di investire sui meccanismi di partecipazione di bambini e adolescenti, anche attraverso risorse finanziarie dedicate che possano garantirne il funzionamento non solo a livello centrale ma anche nelle realtà locali e marginalizzate, così da assicurare, a tutte e tutti, di avere voce nei processi decisionali.
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