Prosegue il viaggio del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora nelle periferie e nelle zone più critiche delle nostre città, un'idea che nasce dall'esigenza di individuare delle risposte al disagio giovanile da porre all'attenzione del Parlamento. Prima tappa la periferia di Bari. Da ieri Spadafora è a Napoli.
Nel capoluogo campano il Garante ha incontrato, il 2 aprile, le associazioni e le organizzazioni che si occupano di bambini e adolescenti, mentre stamani i suoi interlocutori sono stati gli studenti delle scuole secondarie inferiori dell'Istituto comprensivo Raffaele Viviani di Caivano. La tappa napoletana prevede, fra le altre cose, una riunione con le istituzioni locali e la visita all'Azienda ospedaliera pediatrica Santobono Pausilipon di via Marco Fiore 6. La mattina del 4 aprile il Garante sarà a Forio d'Ischia, per l'inaugurazione di un laboratorio didattico ambientale per i più giovani. «La periferia, troppo spesso, diventa luogo di esclusione sociale per i nostri ragazzi», ha detto Spadafora nel corso di un'intervista pubblicata su questo sito lo scorso dicembre, annunciando l'iniziativa del tour nelle periferie delle grandi città.
Nei giorni scorsi il Garante ha scritto una lettera aperta ai Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, e a tutti i parlamentari, per sensibilizzare il nuovo Parlamento sulla situazione dei bambini e degli adolescenti italiani. Sui loro diritti, spesso negati, sul malessere diffuso e sul desiderio di avere un futuro migliore espresso dai bambini e dai ragazzi incontrati dal Garante in questi primi quindici mesi di attività dell'Authority.
Nella lettera, pubblicata sul Corriere della Sera del 26 marzo scorso, Spadafora indica alla politica cinque punti fondamentali in materia di minori: «garantire ad ogni bambino ed adolescente che vive in Italia, dentro o fuori la propria famiglia, strumenti e risorse per un livello di vita dignitoso. Definire i livelli essenziali delle prestazioni, senza disuguaglianze nell’accesso a opportunità e diritti. Investire nel sostegno allo studio e rimuovere le cause della dispersione scolastica. Assicurare il diritto alla cittadinanza dei figli di immigrati residenti in Italia. Promuovere la riforma della giustizia minorile, anche per garantire alle persone di minore età coinvolte in procedimenti civili o penali una giustizia a loro misura. Fare in modo che le politiche per l'infanzia e l'adolescenza abbiano una chiara regia, evitando che l'eccessiva suddivisione delle competenze sia sinonimo di dispersione delle risorse col rischio di compromettere i risultati». Per Spadafora il problema principale è la povertà: sono infatti «quasi due milioni i bambini e gli adolescenti che vivono in famiglie povere. A loro vengono negati i diritti fondamentali: istruzione, salute, inserimento sociale. Per questo c'è certamente bisogno di un Parlamento e di un Governo con una visione chiara sulle prospettive da dare all'Italia e alle nuove generazioni».
Dopo aver letto la lettera, il Presidente del Senato ha subito convocato il Garante a Palazzo Madama. «Sono molto soddisfatto delle cose che ci siamo detti e dell'impegno condiviso a procedere, non appena sarà possibile, nell'esame dei provvedimenti che riteniamo urgenti per il futuro delle nuove generazioni», ha affermato Spadafora a margine della visita in Senato. «Ho incontrato un Presidente che ha ascoltato con grande attenzione e garantito, con evidente motivazione istituzionale e professionale un impegno fondamentale che tutto il Parlamento dovrà assumersi. Credo che sia un primo segnale molto importante anche per tutte le associazioni, le organizzazioni e i tanti operatori che a vario livello si occupano di bambini e adolescenti nel nostro Paese ed anche per i tanti ragazzi che abitualmente guardano con sfiducia alle istituzioni e che, invece, già a partire da questa mattina, sono stati accolti al Senato dal Presidente Grasso per favorire una partecipazione attiva e consapevole alla vita del nostro Paese». (bg)