Atti vandalici, nuovi bulli che conquistano spazio sul web in cambio di qualche giorno di notorietà, comportamenti fuori dalle regole che riempiono le pagine dei giornali. Di fronte a questi fenomeni, come educare le nuove generazioni al rispetto degli altri? La Provincia di Palermo interviene lanciando una campagna sociale destinata a raggiungere i giovani nei principali luoghi di aggregazione: scuole, pub, discoteche.
La campagna, presentata a febbraio al liceo classico Meli di Palermo nel corso di un incontro a cui hanno partecipato anche gli studenti, prevede la realizzazione di poster di grande formato, manifesti e cartelloni da affiggere in spazi strategici, oltre a pieghevoli e locandine da diffondere nelle scuole e nei principali luoghi di ritrovo dei giovani.
L'iniziativa punta, quindi, sull'efficacia della comunicazione, utilizzando un linguaggio familiare ai ragazzi per ribadire concetti che sembrano scontati ma che invece spesso non lo sono. Con uno slogan semplice e immediato (Bullismo e vandalismo – La stupidità non fa scuola), la campagna propone ai giovani valori incentrati sul rispetto e sulla solidarietà. L'obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi sui temi del bullismo e del vandalismo, educandoli al rispetto degli altri, delle cose, degli spazi comuni.
Rispetto che spesso viene oscurato da comportamenti che inneggiano ai disvalori, alla sopraffazione dei più deboli, a una smania di protagonismo priva di reali aspirazioni. Contro questi atteggiamenti la Provincia di Palermo cerca di veicolare messaggi positivi, aiutando i ragazzi a capire che agire in branco non è leale e che aiutare gli altri, soprattutto se più deboli, è esempio di intelligenza e di maturità.
Per raggiungere i propri obiettivi la campagna utilizza la pubblicità esterna, il mezzo più tradizionale delle strategie di comunicazione, puntando ad avvicinare i ragazzi nelle scuole e negli altri ambienti a loro più familiari. (bg)