La famiglia resta l'ombrello protettivo di bambini e adolescenti italiani anche on line. Lo si desume dai dati della ricerca realizzata tra gli utenti di 12 paesi del mondo dalla casa software Norton. Ma non bastano i genitori: ecco allora lo spot per la campagna Posta con la testa di Save the children. Realizzato a cartoni animati e dedicato all'uso consapevole di Rete e cellulari, è stato presentato in questi giorni al Cortoons festival di Roma. Ai videogiochi invece, la passione principale dei minori che usano il computer, è dedicata una risoluzione del Parlamento europeo che chiede più attenzione ai contenuti violenti, soprattutto a quelli scaricabili da Internet.
Non sorprendono più di tanto i risultati della ricerca curata da Norton sulla vita on line, incentrata in particolare sulla sicurezza e sulle modalità di navigazione dei ragazzi (con un campione compreso tra gli 8 e i 17 anni).
I forti legami familiari che caratterizzano la nostra società si riflettono anche nei comportamenti su Internet.
Vediamo alcuni numeri. Solo il 2% di bambini e ragazzi italiani ha dichiarato di aver ignorato un'email spedita da un membro della famiglia (rispetto alle media dell'11%), mentre metà dei genitori interpellati ha ammesso di controllare l'utilizzo di Internet da parte dei figli ficcanasando nella loro posta elettronica o tenendo d'occhio i cookies dei siti visitati. Il controllo parentale sembra ferreo, anzi padri e madri si sentono investiti dalla responsabilità di assicurare alla propria prole una navigazione sicura (il 96% rispetto alla media del 90%) ma è forte anche la richiesta di maggiore collaborazione da parte di case produttrici di software e istituzioni.
Viene da pensare all'italica furbizia leggendo la percentuale di genitori che hanno sorpreso i figli in attività on line che non approvava – appena il 10% - o quella relativa al “sai dov'è”: il 77% dei genitori dichiara di conoscere i siti frequentati dai figli, percentuale che quasi coincide con quella dei figli consapevoli della vigilanza familiare (il 78%). Perché qualcosa sfugge all'occhio di mamma e papà: bambini e adolescenti trascorrono on line circa 40 ore al mese, ma i genitori sono convinti che le ore siano solo 27. Inoltre, appena il 13% pensa che i figli usino la Rete quando si trovano a casa degli amici e solo il 30% ha installato software di vigilanza sul computer di casa. Comunque, per il 66% di genitori il tempo speso sul web è troppo ed è una perdita di tempo (per il 40%).
La percentuale dei ragazzi italiani che badano alla propria sicurezza quando navigano è tra le più basse, secondo il sondaggio Norton (il 6%, su una media del 19%). Posta con la testa sembra allora cadere a fagiolo e parla il linguaggio dei ragazzi: è lo spot animato realizzato da Save the Children – da sempre attiva sul fronte della sensibilizzazione e informazione di preadolescenti e adolescenti - presentato in questi giorni al Cortoons di Roma, il festival internazionale di cortometraggi d'animazione. Lo scopo è quello di promuovere un uso consapevole dei nuovi media, Internet e cellulari, costringendo a riflettere sulle conseguenze di atteggiamenti rischiosi come postare in Rete una foto personale provocante. Una volta messa online l’immagine non è possibile più tornare indietro ed è potenzialmente accessibile a chiunque.
Infine si preoccupa del potenziale pericoloso di tanti videogiochi il Parlamento europeo: dieci giorni fa, ha approvato una risoluzione che apprezza il frequente valore formativo e didattico ma mette in guardia dai rischi di un uso non corretto dei software d'intrattenimento. Anzi, si legge nel documento, è ormai ora «di una normativa unitaria UE nel settore» e di sistemi globali di classificazione dei videogiochi. Ma anche le norme di etichettatura devono essere armonizzate a livello europeo e i produttori sono invitati a sviluppare migliori sistemi di autoregolamentazione. L'assemblea di Strasburgo poi mette in evidenza la difficoltà dei genitori di monitorare con efficacia i titoli eventualmente acquistati o scaricati dai figli, a casa o negli Internet point. (mf)
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