Sono online le Relazioni biennali sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2016-2017 e 2018-2019, realizzate dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e approvate il 24 marzo scorso dall'Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Entrambe le relazioni, come le precedenti, si occupano dei diritti e dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva e offrono riflessioni su questioni aperte e ipotesi di strategie per migliorare la vita di bambini e ragazzi.
I due documenti sono articolati in tre parti: il quadro statistico, in cui si ricostruisce la situazione generale della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia nel biennio di riferimento, attraverso l’analisi di diversi indicatori; il quadro normativo, in cui si analizzano i principali interventi normativi del biennio riguardo a bambini e adolescenti; il focus tematico.
Il quadro statistico della Relazione 2016-2017 evidenzia, fra l’altro, il calo della popolazione a causa dalla diminuzione delle nascite, perché le coppie, più di prima, posticipano la decisione di avere un figlio, sia per motivi economici sia per la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con i tempi per la famiglia. I dati rivelano anche una fase di stallo dell’affidamento familiare e l’aumento delle denunce di violenza verso bambini e adolescenti. «Il tasso della mortalità infantile – si legge nella presentazione - è decisamente diminuito e le condizioni di salute sono migliorate. È invece cresciuta la povertà assoluta e l’esclusione sociale di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze, fenomeno che pone questioni di giustizia sociale e di accesso alle misure di protezione». Il focus tematico del documento è dedicato alla natalità in Italia.
Il quadro statistico della Relazione 2018-2019 conferma la diminuzione del numero di bambini e ragazzi e specularmente l’invecchiamento della popolazione. Dai dati emerge inoltre la crescita delle separazioni e dei divorzi e il conseguente aumento dei nuclei monogenitoriali. L’adozione nazionale e internazionale e l’affidamento familiare risultano in calo, mentre cresce l’accoglienza di bambini e ragazzi nei servizi residenziali per minorenni. Riguardo all’educazione e alla scuola, al contrario di quanto accade per i servizi educativi per la prima infanzia, gli iscritti della scuola dell’infanzia aumentano e il tasso di scolarità è vicino a quello della scuola primaria che, tuttavia, ha un lieve trend di decrescita. La dispersione scolastica sale nella scuola secondaria di secondo grado con notevoli differenze territoriali.
Il focus tematico di questa relazione si sofferma sulla povertà e l’esclusione sociale di bambini e ragazzi in Italia. La povertà è un fenomeno complesso che non comprende solo la sfera economica ed è strettamente connesso all’esclusione sociale, perché si ripercuote sull’opportunità di crescita individuale. «Per la conoscenza del fenomeno – si spiega nel documento -, si rileva che solo recentemente sono stati messi a punto indici di deprivazione materiale specifici per bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Dall’analisi emerge come siano numerosi i minori di età in una situazione di deprivazione, poiché non hanno accesso a un insieme di beni e servizi essenziali per uno standard di vita accettabile. Il rischio di povertà è in aumento nelle famiglie con almeno un figlio minorenne e cresce con l’aumentare del numero dei figli».
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